Civitella Alfedena
Civitella Alfedena (La Ciuvëtélla IPA: [la tʃʉvəˈtella] in dialetto civitellese[4]) è un comune italiano di 292 abitanti[1] della provincia dell'Aquila in Abruzzo. Geografia fisicaTerritorioIl comune sorge nel bacino dell'Alto Sangro, in mezzo al gruppo montuoso dei Monti Marsicani, ai piedi di Monte Sterpi d'Alto (1966 m), prospiciente al lago di Barrea, nel parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e comprendente la riserva naturale integrale della Camosciara. Il principale corso d'acqua della zona è costituito dal fiume Sangro, che nel territorio comunale di Civitella Alfedena riceve uno dei suoi primi affluenti, lo Scerto. StoriaEtà anticaIl territorio dell'Alto Sangro fu abitato sin dal Paleolitico superiore, come attestato dai ritrovamenti archeologici effettuati nella grotta Achille Graziani.[5] È probabile che i primi abitanti del territorio fossero gruppi di cacciatori provenienti da quote più basse, i quali raggiungevano periodicamente queste montagne alla ricerca di selce e di grosse prede. Inoltre, alcune antiche necropoli testimoniano la presenza, almeno dal primo millennio a.C., di popolazioni stanziali che praticavano sia l'agricoltura che l'allevamento. Infatti, sono numerosi i luoghi di sepoltura rinvenuti nelle vicine località di Val Fondillo e di Colle Ciglio, tutti riconducibili ad un periodo compreso tra il VI secolo a.C. e il V secolo a.C.. Con il processo di romanizzazione che seguì le guerre sannitiche, nell'Alto Sangro si affermò la pastorizia transumante verso l'odierna Puglia settentrionale. Età medievaleL'origine dell'abitato di Civitella Alfedena fu coeva allo spopolamento di Rocca Intramonti, antico centro abitato sorto ai piedi della Camosciara, abbandonato dai suoi abitanti tra la fine del XIV secolo e l'inizio del XV secolo. A trainare l'economia della zona in questa fase storica fu la ripresa dell'industria armentizia promossa da Alfonso I di Napoli, il quale, istituendo nel 1447 la Regia dogana della mena delle pecore di Puglia, riaprì i tratturi. Età contemporaneaCivitella Alfedena, avendo una popolazione inferiore ai 1 000 abitanti, fu accorpata al comune di Villetta Barrea fino al 1853. Inoltre, la crisi della pastorizia transumante, insieme all'incremento demografico, contribuì ad accrescere il fenomeno dell'emigrazione oltreoceano, che ebbe il suo apice tra gli ultimi anni del XIX secolo e i primi anni del XX secolo. Durante la seconda guerra mondiale, a soli 9 km da Civitella Alfedena, si assestò il fronte della linea Gustav. Alla fine della guerra, i civitellesi si ritrovarono in una condizione di miseria assoluta e, con il declino dell'economia tradizionale, l'emigrazione riprese. Oggi la principale risorsa è data dal turismo nell'area del parco costituito sin dal 1921 come "Parco Nazionale d'Abruzzo" e poi sviluppatosi fino a interessare il territorio di tre regioni (Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise PNALM). Simboli«D'azzurro, ai tre monti conici di verde, fondati sulla pianura di rosso, il monte centrale più alto, caricato dal leone d'oro, linguato ed allumato di rosso, poggiante la zampa posteriore sinistra sulla pianura, i monti laterali con declivi parzialmente celati dal monte centrale, i tre monti cimati ognuno dalla crocetta patente d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.» Il gonfalone è un drappo di rosso. Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
Architetture civili
Siti archeologici
Aree naturali
EconomiaTurismoNel 2024 Civitella Alfedena ha ricevuto la Bandiera Arancione, il certificato di qualità turistica e ambientale del Touring Club Italiano.[8][9] SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[10] CulturaMusei
Musica
Infrastrutture e trasportiStradeCivitella Alfedena è raggiungibile tramite la strada statale 83 Marsicana che attraversa il parco nazionale d'Abruzzo da nord a sud-est. Amministrazione
GemellaggiNote
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