Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 5 giugno 2001.[4]
«Inquartato: il PRIMO e il QUARTO, d'azzurro, all'aquila d'oro, linguata e allumata di rosso, coronata d'oro; il SECONDO e il TERZO, di argento, al gallo ardito, di nero, crestato, allumato e bargigliato di rosso, membrato d'oro, sostenuto dalla pianura diminuita di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»
Attualmente però la chiesa appare mutata, dopo numerosi rifacimenti.
Edifici di non trascurabile importanza storica sono il Palazzo (attualmente sede del municipio), la Cascina Grande (la cascina più antica di Galgagnano, situata al centro del paese) e il complesso denominato "Le due colombe" (un tempo stazione di scambio di cavalli sulla via Monzasca).
In precedenza esisteva un'altra chiesetta, dedicata a san Martino, e un oratorio, intitolato a san Rocco.
Al 31 dicembre 2009 gli stranieri residenti nel comune di Galgagnano in totale sono 96[6], pari al 7,99% della popolazione. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:
Trovandosi in posizione defilata rispetto alle grandi vie di comunicazione, il paese ha conservato l'antica fisionomia rurale.
Prosperano una decina di aziende agricole, di proprietà dell'Ospedale Maggiore di Lodi, la cui conduzione viene affidata alla gente del posto.
L'industria è presente in particolare nel settore meccanico con le Officine Curioni (che occupano la maggioranza della forza lavoro locale), e con altre industrie minori come la Flexotecnica e la Sycla.
Da segnalare un modesto centro ippico alla cascina Bellaria.