Cavenago d'Adda è situata tra il fiume Adda e il canale Muzza, a 10,5 km a sud-est di Lodi.
Storia
Già popolata in epoca romana, Cavenago d'Adda appartenne al vescovo di Lodi (X secolo), e fu poi un feudo della famiglia dei Fissiraga (1297-1482), dei Bocconi, dei Mozzanica, dei Cavenaghi, dei Colleoni e infine dei Clerici. Comprendeva la frazione della Persia.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 febbraio 1956.[7][8]
Lo stemma è partito semitroncato e raffigura una mitra d'argento in campo rosso, a ricordo del periodo medioevale, quando i vescovi di Lodi erano i feudatari del castello, del paese e di tutti i terreni circostanti. Due bande azzurre in campo d'argento evocano lo stemma della nobile famiglia Fissiraga di Lodi (bandato d'azzurro e d'argento; al capo d'Angiò[9]). Lo scaglione di nero in campo d'oro è ripreso dal blasone dei marchesi Clerici di Cavenago.
Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo, neoclassica, con campanile romanico e all'interno un pregevole altare settecentesco, dipinti e affreschi di varia scuola ed epoca.
Al 31 dicembre 2008 gli stranieri residenti nel comune di Cavenago d'Adda in totale sono 220[11], pari al 9,74% della popolazione. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:
Museo della Civiltà Contadina "Ciòca e Berlòca"[14] situato nelle sale del palazzo municipale al primo piano, nato da un progetto del sindaco Ferruccio Pallavera nel 1994 e fu aperto al pubblico nel 2004.
Cavenago gode di un'economia ripartita tra artigianato e agricoltura. Il primo è attività preminente degli abitanti del capoluogo, mentre all'agricoltura sono dediti soprattutto gli abitanti delle frazioni.
Ad ogni modo, è il settore edilizio quello più sviluppato, e non mancano alcune modeste industrie meccaniche e alimentari.
L'agricoltura si basa specialmente sulla monocoltura del mais, e la produzione di foraggi per l'allevamento bovino da latte, che rappresenta un settore molto importante.
^Regio decreto29 marzo 1863, n. 1260, in materia di "Sono autorizzati vari Comuni delle Provincie di Alessandria, Arezzo, Bologna, Brescia, Forlì, Ravenna, Firenze, Milano, Perugia, Modena e Pavia ad assumere una nuova denominazione."
^Regio decreto17 gennaio 1869, n. 4838, in materia di "Decreto col quale i Comuni di Caviaga e Soltarico sono soppressi ed aggregati a quello di Cavenago d'Adda."