Marudo (Marüd in dialetto lodigiano) è un comune italiano di 1 765 abitanti della provincia di Lodi in Lombardia.
Storia
Appartenne, dopo il X secolo, dapprima all'antica abbazia di Santa Cristina da Ollona, il vicino monastero di fondazione Longobarda, poi al monastero di San Pietro di Lodi e ad altri enti ecclesiastici della città.
Nel XVIII secolo passò agli Archinto e poi ai marchesi Cusani (1787).
In età napoleonica (1809-16) Marudo fu frazione di Caselle, recuperando l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.
Nel 1869 al comune di Marudo vennero aggregati i comuni di Castiraga da Reggio e Vidardo;[4] nel 1902 entrambe le frazioni furono di nuovo scorporate, andando a formare un nuovo comune unico, detto Castiraga Vidardo.[5]
Il nome deriva da "maturo".[senza fonte]
Simboli
Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 febbraio 1990.[6]
«Di azzurro, alla croce diminuita, d'argento, accantonata nel primo quarto da due spighe di riso, decussate, d'oro, fogliate ciascuna di due, dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di bianco.
Monumenti e luoghi d'interesse
La parrocchiale, dedicata ai Santi Gervaso e Protaso, venne eretta nel 1790 sulle macerie di un piccolo oratorio, di cui rimangono tracce in alcuni frammenti di affreschi conservati nella chiesa stessa.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[7]
Etnie e minoranze straniere
Al 31 dicembre 2008 gli stranieri residenti nel comune di Marudo in totale sono 160[8], pari all'11,44% della popolazione. L'unica comunità di una certa consistenza è quella romena, con 70 appartenenti.
Economia
Il terreno, fertile e argilloso, ha sempre favorito l'agricoltura, soprattutto la coltivazione del riso, che ancor oggi rappresenta una sensibile fetta dell'economia di Marudo: sono presenti un buon numero di aziende agricole, per lo più a conduzione diretta. A Marudo, nel 1860, iniziò la propria attività un mulino con riseria che costituì il primo nucleo di quella che oggi è diventata la multinazionale del settore Riso Scotti, successivamente trasferita a Pavia e provincia. Anche l'allevamento di bovini occupa un ruolo rilevante nell'economia marudese.
Non mancano alcune imprese artigiane.
La maggioranza della popolazione trova lavoro presso Milano, con oltre il 50% degli abitanti impegnati in un pendolarismo da e per il capoluogo lombardo.
Amministrazione
Segue un elenco delle amministrazioni locali.[9]
Sport
Pallavolo
La principale società sportiva del paese è la Tomolpack Marudo che da oltre 30 anni è attiva nel panorama pallavolistico prima lodigiano, poi lombardo e ora nazionale. Nel 2016 infatti la Tomolpack Marudo si è aggiudicata il primo posto assoluto nel girone di serie C, conquistando la promozione nella B2 nazionale oltre che l'ambito titolo di Campione Regionale.
Note
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Regio decreto 24 gennaio 1869, n. 4846, in materia di "Decreto col quale i Comuni di Castiraga da Reggio e Vidardo sono soppressi ed aggregati a quello di Marudo."
- ^ Legge 3 luglio 1902, n. 284, in materia di "Costituzione in Comune autonomo delle frazioni di Vidardo e Castiraga."
- ^ Marudo, decreto 1990-02-09 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 15 settembre 2022.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
- ^ Dati demografici ISTAT
- ^ Lista pubblicata in Il Lodigiano. Quarant'anni di autonomia, Provincia di Lodi, 2008, p. 284.
Altri progetti
Collegamenti esterni