Massalengo
Massalengo (Masaléngh in dialetto lodigiano) è un comune italiano di 4 598 abitanti della provincia di Lodi in Lombardia. StoriaDapprima possedimento dei monaci benedettini di San Pietro in Lodi Vecchio (IX secolo d.C.) appartenne poi alla famiglia dei Salerano dopo il mille e quindi, nel 1224, ai Capitanei di Cornegliano Laudense. Nel 1661 il feudo fu assegnato al conte piacentino Pietro Massalenghi e nel 1756 ad Antonio Vigani. In età napoleonica (1809-16) al comune di Massalengo furono aggregate Lanfroia e Motta Vigana, ridivenute autonome con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto. Motta Vigana (a cui era stata aggregata Lanfroia nel 1841) fu aggregata definitivamente nel 1879[4]. SimboliLo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 luglio 1953.[5] «Inquartato di rosso e di argento, alla lettera romana M di nero, attraversante sull'inquartatura. Ornamenti esteriori da Comune.» Il gonfalone è un drappo inquartato di bianco e di rosso.[6] Monumenti e luoghi d'interesseLe antiche aziende agricole hanno lasciato una traccia profonda. La maggiore di queste, la Cascina Grande, è nel centro del paese ed è annessa alla villa padronale della famiglia Premoli, una costruzione in stile liberty eretta nel 1885 al centro di un ampio giardino. Ricordiamo inoltre la parrocchiale di Sant'Andrea apostolo e martire, costruita nel 1621. È presente inoltre al centro della piccola piazza comunale la fontana, in stile contemporaneo, con le colombe, simbolo della liberazione e di pace, ma anche di una auspicata rinascita dal degrado che permea l'intera cittadina. SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[7] Etnie e minoranze straniereAl primo gennaio 2013 gli stranieri residenti nel comune di Massalengo sono 453[8], pari al 10,4% della popolazione. Tra le nazionalità più rappresentate troviamo:
Geografia antropicaFrazioniPossiede lo status di frazione la località di Motta Vigana. Altre località del territorioChiesuolo, Tripoli. CascineBadia, Lanfroia, Mottina, Paderno, Pontirola, Priora, Scappadina, Vigana. EconomiaL'agricoltura è tuttora fiorente e si contano una dozzina di aziende di media grandezza. L'attività secondaria è prevalente e in fase di continua espansione, anche grazie ad un rinnovamento edilizio: lungo la provinciale, in località Motta Vigana e Chiesuolo, sorgono infatti diverse industrie. Il pendolarismo verso il capoluogo lombardo diminuisce progressivamente, tant'è che l'industria locale occupa la maggior parte della forza lavoro. Sono presenti inoltre due industrie artigianali d'arredamento, numerose officine meccaniche minori e tre imprese edili. AmministrazioneSegue un elenco delle amministrazioni locali.[10]
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