Comparve per la prima volta durante la V dinastia egizia (XXV - XXIV secolo a.C.) e fu probabilmente la più antica compagna di Ra. Benché fosse invocata quale signora del cielo e degli dei, Rattaui non raggiunse mai l'enorme popolarità della dea Hathor, sposa di Ra in epoche successive (o, in altri miti, sua figlia)[3]. Tuttavia non fu soppiantata e si sono conservati frammenti di inni a Rattaui risalenti al periodo romano dell'Egitto[4].
Rattaui era anche considerata sposa del dio della guerraMontu e presso il centro del culto di quest'ultimo, Medamud (ma anche a Karnak), era venerata come madre all'interno della triade Montu-Rattaui-Arpocrate (Horus bambino)[2][1], ma il suo culto aveva vigore anche a Tod e Tebe, nell'Alto Egitto. Pakhet, una dea leonina, fu associato a Rattaui, mentre, in ambito greco, fu Latona a essere poi comparata a Rattaui[1].
Le raffigurazioni di Rattaui sono estremamente rare. Quando rappresentata, appariva integralmente come donna dal capo sormontato da corna di vacca e dal disco solare; tale copricapo poteva talvolta essere completato dall'ureo o da fiume[3].
^Kockelmann, Holger (2003). "A Roman Period Demotic Manual of Hymns to Rattawy and other Deities (P. Ashm. 1984.76)". The Journal of Egyptian Archaeology. 89.