Il campionato viene agilmente vinto ma la squadra non ottiene l'accesso al girone finale in quanto un presunto episodio di corruzione nel derby salernitano contro la Cavese, gara sul campo finita 8-0, lo impedisce: i cavesi riescono a far dichiarare a Cozzi, portiere metelliano, di essere stato corrotto da un emissario per subire quanti più gol possibili. Come però anche Carella nel suo libro Storia della Salernitana dai pionieri (1910) al mancato ritorno in A (1995) fa notare, si rivela quasi inspiegabile un comportamento del genere, in quanto la Salernitana ebbe modo di mostrarsi superiore sul campo a molte compagini, inclusa la Cavese, e avrebbe probabilmente vinto il derby, indipendentemente dalla presunta infrazione.
La promozione in Serie B viene dunque rimandata alla stagione successiva.
La Salernitana dal 1929 al 1943 adotterà nuovamente come colore sociale il bianco-celeste, ma in alcune gare giocherà con la maglia interamente celeste.[1]
^La gara venne disputata il 28 febbraio 1942 e terminò 5 – 1, ma la gara venne annullata per incidenti e ripetuta il 21 giugno 1942, fonte: Vitale, pag. 99
^Sanzione del Giudice sportivo, gara sospesa al minuto 65 sul risultato di 0 – 3 per incidenti, fonte: Vitale, pag. 99
Bibliografia
Giovanni Vitale, Salernitana storia di gol sorrisi e affanni, International Printing Editore, 2010, ISBN9788878680944.