Il luogo in cui sorge il paese non sarebbe lo stesso della sua origine. Si dice che sorgesse nello spiazzo a nord della chiesa di San Giovanni. L'area della chiesa è comunemente chiamata Castèl, parrebbe a ricordo di un Castello Massimo da cui deriverebbe il nome del paese Massimeno. L'origine del nome non è certa, ma si sa che deriva dal nome latino Maximino de Rendena scritto sul Editto di Costantino.
L'abitato antico fu distrutto da una frana, o forse da un incendio, evento quest'ultimo comune a parecchi paesi della Valle. Massimeno fu ricostruito più in basso e conserva ancora esempi di case contadine massicce, che mostrano le antiche caratteristiche delle costruzioni rurali di montagna.
Molte di esse vennero distrutte da un incendio che, nel 1969, arse alcune abitazioni antiche allargando così la piazza del paese.
Il paese, in Val Rendena, è noto per la grande presenza di arrotini (moleti in dialetto rendenese) che, tra il 1800 e il 1900 sono emigrati in Inghilterra, Stati Uniti, Argentina e Australia per fare fortuna. Molti dei loro discendenti vivono tutt'oggi all'estero, molti hanno invece fatto ritorno al paese natìo.
Simboli
Stemma
Lo stemma è stato adottato con D.G.P. del 13 giugno 1986 n. 4697.[5]
«Scudo partito e tagliato, il primo d'azzurro alla cascata di Lares d'argento e il secondo di verde al Lilium Martago al naturale. Ornamenti esterni da Comune: superiormente corona merlata alla ghibellina; inferiormente a destra e a sinistra un ramo fruttato di alloro entrambi legati sotto la punta da un nastro d'oro.»
Vi sono raffigurati, a sinistra sullo sfondo azzurro, il profilo stilizzato della cascata di Lares e, a destra, i fiori rossi di giglio martagone.
Gonfalone
Il gonfalone è stato approvato con D.G.P. del 6 febbraio 1987 n. 672.[6]
«Campo diviso verticalmente in n. 2 settori di uguali dimensioni, quello di sinistra di colore verde e quello di destra di colore bianco, con bordo inferiore merlato. Al centro sovrastato dalla scritta "Comune di Massimeno", è riprodotto lo stemma comunale costituito da: scudo partito e tagliato, il primo d'azzurro alla cascata di Lares d'argento ed il secondo di verde al Lilium Martago naturale, ornato superiormente da corona merlata alla ghibellina ed inferiormente a destra ed a sinistra da un ramo fruttato di alloro entrambi legati sotto la punta da un nastro d'oro.»
^Adozione gonfalone del Comune di Massimeno, in Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige suppl. n. 1 al n. 20 del 05/05/1987, p. 4.