Valle Aurina
Valle Aurina (Ahrntal in tedesco, pron. [ˈaːɐ̯ntaːl]; Toul in dialetto sudtirolese) è una valle e un comune italiano di 5 949 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige. Fa parte della Val Pusteria e allo stesso tempo della Valle di Tures. È circondata dalle Alpi dei Tauri occidentali. Geografia fisicaTerritorioLa valle Aurina è la parte più settentrionale del territorio italiano. Geograficamente, essa inizia nella località Klapf, la chiusa a nord di Campo Tures, dove si erge l'omonimo castello, e non già a Brunico come talvolta erroneamente si suppone, e finisce presso la Klamme di S. Pietro, dove confina col comune più settentrionale della stessa vallata, Predoi. La Valle Aurina fa parte anche del territorio che ricopre la Valle di Tures, che iniziando dall'abitato di Gais si estende a nord verso il confine con l'Austria, a est verso la valle di Riva di Tures, e a ovest verso la valle di Selva dei Molini. Le montagne principali che contornano la valle sono:
La valle è collegata con l'Austria attraverso la Forcella del Picco. La Valle Aurina fa parte del Parco naturale Vedrette di Ries-Aurina. ClimaIl clima è prettamente di alta montagna. Origini del nomeIl toponimo è attestato come "vallis quae dicitur Aurina" nel 1048[5], come "Ourin" nel 1070 e come "Orin" e "Ahrn" nel 1080 e deriva dal tema preromano aur- diffuso nell'arco alpino.[6] Il nome italiano è una creazione ex novo basata sul recupero del nome indoeuropeo. Storia![]() ![]() ![]() Importanti rinvenimenti archeologici preistorici di brughiera furono trovati a Rio Bianco (Weißenbach), in località Schöllberg-Göge, nel 2007.[7] La Valle Aurina vide il suo maggiore sviluppo nel XVI secolo grazie alla scoperta di una vena di rame nel comune di Predoi. Gli inizi dell'estrazione di questo minerale si perdono però in tempi molto lontani, poiché durante uno scavo nel 1864 un minatore ritrovò un'ascia celtica all'interno di una grotta. Dopo varie vicissitudini, la miniera chiuse definitivamente i battenti nella seconda metà del Novecento. Per incentivare la propria economia interna le donne della valle, specialmente quelle di Predoi, iniziarono a dedicarsi all'arte del pizzo al tombolo tanto da creare successivamente una scuola dedicata a questo tipo di lavorazione. La chiesa parrocchiale di San Giovanni, da sempre il centro spirituale della valle, è opera di Joseph Abenthung, architetto tirolese del XVIII secolo. Nell'estate del 1947 circa 5.000 sfollati da altri paesi europei, soprattutto persone ebree sopravvissute all'Olocausto e aiutate dall'organizzazione Brichah, attraverso la Valle Aurina raggiunsero i porti del mediterraneo per imbarcarsi per la Palestina.[8] Queste, giunte dall'Europa centro-orientale, giungevano alla frontiera austriaca e da qui passando per il passo dei Tauri (2633 m) giungevano in Italia. In particolare, questa specifica via di fuga fu individuata da Marko Feingold, un ebreo austriaco che riuscì a sopravvivere a tre campi di concentramento (Auschwitz, Neuengamme e Buchenwald).[9][10][11] Nel 2004 presso la località Selva dei Molini, è stato effettuato il reality show Die Alm – Promischweiß und Edelweiß, della televisione tedesca ProSieben, che ha innescato alcune polemiche tra i naturalisti. SimboliLo stemma è interzato in palo, il primo ed il terzo riportano quattro punte e mezzo d'argento su azzurro, il secondo è un palo di verde caricato di un altro palo ristretto ondato d'argento. Lo stemma raffigura la posizione del comune; il palo verde al centro con la linea ondata d'argento simbolizza la valle ed il torrente Aurino (Ahr), le punte d'argento su entrambi i lati raffigurano le montagne da cui è circondata la località [12]. Lo stemma è stato adottato nel 1969. Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose![]() ![]()
Architetture militari
Aree naturali
SocietàRipartizione linguisticaLa sua popolazione è in larghissima parte di madrelingua tedesca:
Evoluzione demograficaAbitanti censiti[14] ![]() Geografia antropica![]() FrazioniIn Valle Aurina ci sono i seguenti paesi:
CulturaLeggende![]() Vista la sua conformazione geografica di valle chiusa, lontana dal turismo di massa che ha invaso tante altre valli dell'Alto Adige, la Valle Aurina ha mantenute intatte moltissime leggende legate alla sua terra. Molte di queste sono legate alla tradizione dell'estrazione del rame dall'interno delle montagne. Secondo una leggenda un contadino stava tornando a Predoi dopo aver comprato un toro. Durante il cammino questo animale cominciò a scalciare e a scavare con le corna nel terreno mandando in aria una strana polvere luccicante. Il contadino pensò di aver trovato l'oro e chiamò a sé una gran quantità di gente che iniziò a scavare, e fu così che venne rinvenuto il primo grosso filone di rame, che era stato confuso per oro. Una delle più famose invece fa riferimento al crocefisso conservato nella chiesetta del Santo Spirito di Casere (Heiliggeistkirche in Kasern). Questo Cristo presenta tre vistosi fori a livello del petto. Secondo la tradizione un cacciatore in cammino verso una gara di tiro nel Pinzgau decise di testare la sua mira e casualmente si trovò di fronte ad un crocefisso sulla strada. Mirò per tre volte a questo, e per tre volte lo colpì. Arrivato nel Pinzgau vinse la gara di tiro e si guadagnò il primo premio, portandosi a casa un bellissimo toro. Sulla via del ritorno l'animale però impazzì e proprio davanti al crocifisso uccise il cacciatore trafiggendolo con le corna. Museo Minerario di CadipietraLa Valle Aurina è ricca di musei legati sia a tradizioni puramente alpine, sia alle tradizioni locali che risentono dell'influsso che ha avuto l'estrazione del rame sulla popolazione. Da sempre legata al suo passato minerario, in Valle Aurina nel 2000 è stato aperto il museo minerario che si trova nel granaio di Cadipietra (Steinhaus) che un tempo fungeva da dispensa alimentare della miniera. In questo museo oltre la collezione mineraria della famiglia nobiliare von Enzenberg, trovano posto una moltitudine di libri, dipinti, espositori, file audio-visivi e numerosi modellini in legno che illustrano al visitatore qual era la vita dei minatori fin dall'apertura della miniera di Predoi. Miniera di Predoi![]() Di particolar rilievo è la miniera di Predoi da dove veniva estratto il rame fin dalla preistoria. I lavori d'estrazione sono stati interrotti intorno al 1980 ma le sue gallerie sono state trasformate in una miniera per visitatori a cui si accede grazie ad un trenino. Con esso ci si inoltra all'interno della montagna per circa 1 km per poi percorrere a piedi un lungo tratto dove, grazie all'ausilio di manichini in legno, viene illustrata la vita dei minatori e le varie tecniche di estrazione nei secoli. Museo dei Presepi Maranatha![]() Il Museo dei Presepi si trova a Lutago. Prende il nome di "Maranatha" che deriva dall'aramaico e significa "Venga nostro Signore“, e dove da anni sono esposti in mostra permanente i tradizionali presepi tirolesi e le varie raffigurazioni della Natività di Gesù attraverso i secoli e attraverso i vari popoli del mondo. Museo Mineralogico KirchlerA San Giovanni (St. Johann) è presente invece il Museo mineralogico della Valle Aurina di Arthur Kirchler dove, su una superficie di 300 m², è possibile ammirare circa 1000 pezzi fra minerali e cristalli differenti come cristallo di rocca, quarzo fumè, unico nel suo genere perché espone solo ed esclusivamente quelli provenienti dalle circostanti zone della valle che comprende le Alpi Aurine, i Tauri e il massiccio del Großglockner in Tirolo Orientale e Carinzia. Infrastrutture e trasportiImpianti sciistici![]() In località Cadipietra si trova il "centro sciistico di Klausberg", con due cabinovie e quattro seggiovie. In estate Klausberg si trasforma in area escursionistica. Vicino a Lutago è invece presente il "centro sciistico di Speikboden" (Michlreis), sul Monte Spico (Speikboden), che comprende 7 impianti di risalita e circa 80 ettari di piste. In estate anche Speikboden si trasforma in area escursionistica, con numerosi sentieri panoramici sulle vallate e le cime circostanti. Un altro piccolo impianto sciistico si trova a Riva di Tures. Amministrazione
Gemellaggi![]() Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
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