Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Cagliari Calcio nelle competizioni ufficiali della stagione 2024-2025.
Stagione
Dopo i 18 mesi di Claudio Ranieri, ritiratosi dal calcio proprio al termine della sua seconda avventura sulla panchina rossoblù, il Cagliari individua in Davide Nicola il suo successore, de facto prelevato dall'Empoli. Il tecnico originario di Vigone infatti, dopo la sua ennesima miracolosa salvezza era ancora sotto contratto coi toscani, rendendo necessario così un passaggio in Camera di Conciliazione per la risoluzione del contratto e il pagamento da parte del Cagliari degli stipendi dovuti precedentemente dall'Empoli[4]. Seppur già al lavoro per la stagione da fine giugno, ufficialmente Nicola diventa il tecnico dei sardi solo il 5 luglio, rendendo il Cagliari l’ultimo club in ordine cronologico della Serie A ad annunciare il proprio allenatore.[5]
Per il secondo anno consecutivo, il ritiro pre-campionato, si è svolto in due parti: la prima nel quartier generale del CRAI Sport Center di Assemini e la seconda in Valle d'Aosta, con base a Saint-Vincent e allenamenti allo Stadio Brunod di Chatillon[6].
La novità è la dipartita di diversi senatori della rosa: i due sardi Simone Aresti e il figliol prodigoMarco Mancosu salutano rispettivamente dopo 4 e 2 anni, ma soprattutto dopo cinque stagioni non veste più in rossoblù l'uruguaiano Nahitan Nández, andato a scadenza di contratto e trasferitosi poi in Arabia Saudita all'Al-Qadisiya[7]. Di contro viene rinnovato per due anni il contratto al capitano Leonardo Pavoletti[8] e la rosa viene puntellata con l'arrivo dell'esperto difensore Sebastiano Luperto, conoscenza di Nicola all'Empoli, e del trio di ex atalantini Roberto Piccoli, Nadir Zortea e Michel Adopo.
L'esordio ufficiale è il 12 agosto in Coppa Italia contro la Carrarese, sconfitta per 3-1 grazie alla doppietta del neoacquisto Piccoli, mentre sei giorni più tardi alla prima di campionato i sardi fermano la Roma con il punteggio di 0-0.
Divise e sponsor
Per il terzo anno il fornitore tecnico delle divise è il marchio sardo EYE Sport, mentre a parte l'avvicendamento sul retro maglia tra il marchio Birra Ichnusa e Doppio Malto, birrificio nato in Sardegna, vengono confermati tutte le partnership: Regione Autonoma della Sardegna attraverso il marchio istituzionale dell'Assessorato al Turismo, Artigianato e Commercio recante l'insegna SARDEGNAIsola dell'Artigianato[9] e la compagnia di navigazione Moby[10] come main sponsor, e Arborea, marchio della Cooperativa 3A, azienda produttrice di latte e suoi derivati come sponsor di manica.
Le tre divise sono state tutte identificate da un binomio di termini in lingua sarda, stampato su ogni retro all'altezza del colletto. La prima maglia, denominata Coru e Fidi (it. Cuore e Fede) è la tradizionale rossoblu a quarti. Il dettaglio dorato che divide i colori rossoblù frontali, è realizzato mediante la grafica sublimata della fede sarda campidanese. I pantaloncini sono blu con bande laterali rosse con dettagli ispirati dall'artigianato sardo[11].
La maglia da trasferta, denominata Soli e Trigu (it. Sole e Grano) è bianca con ampia presenza di dettagli color oro. La trama della maglia presenta infatti la stilizzazione delle spighe di grano che completa la sua crescita grazie ai raggi del sole. La stilizzazione del sole, realizzata in silicone, è presente su entrambe le maniche. A fornire continuità cromatica lo stemma societario lato cuore e il logo del fornitore tecnico sono entrambi dorati. In rosso e blu è presente solo un dettaglio intorno al colletto a girocollo. Il grano è un cereale simbolo di prosperità coltivato sin dall’età nuragica soprattutto in Marmilla e che ha visto la sua massima espressione a Sanluri, luogo dove è stato anche girato il video di presentazione del kit. I pantaloncini sono bianchi con un dettaglio sul bordo oro e rossoblù, mentre i calzettoni sono bianchi e oro.[12]
La maglia da trasferta, denominata Mare e Perda (it. Mare e Pietra). Per la prima volta nella sua storia il Cagliari ha una maglia per i giocatori di movimento di colore nero, alla quale si aggiungono dettagli dorati. Il nero è ispirato all'ossidiana, pietra di origine vulcanica usata in Sardegna fin dall’età prenuragica per le sue caratteristiche di durezza, resistenza e lavorabilità. L'oro invece, presente nel giromanica e in un dettaglio sulla manica destra con un'applicazione in silicone, richiama il filo dorato del bisso, prezioso filato ottenuto dalla pinna nobilis, storicamente utilizzato per la realizzazione di ricami dell’artigianato sardo. La maglia è stata presentata con un video girato al Museo dell’Ossidiana di Pau e al Museo del Bisso di Sant'Antioco di Chiara Vigo.[13]
La sessione estiva inizia con l'importante cessione per otto milioni di euro più bonus del difensore Alberto Dossena[18] che, essendo stato acquistato due stagioni prima per soli 160 mila euro, ha garantito una remunerativa plusvalenza alle casse del club[19]. Il centrale è stato sostituito con l'esperto Sebastiano Luperto dall'Empoli[20], avuto da Davide Nicola nel campionato precedente. Dall'Empoli torna poi anche Răzvan Marin, in rossoblù fino alla retrocessione di due anni prima, ma ancora di proprietà del Cagliari e non riscattato dai toscani dopo il prestito biennale. Una maxi operazione con l'Atalanta ha portato a Bergamo il ghanese Ibrahim Sulemana[21] in cambio di un trio di ragazzi cresciuti nel settore giovanile della Dea: il tornante Nadir Zortea[22], a titolo definitivo, e l'attaccante Roberto Piccoli[23] e il centrocampista Michel Adopo[24], questi due in prestito. Inoltre, dopo aver terminato a giugno il proprio contratto con i bergamaschi, arriva da svincolato il difensore José Luis Palomino[25], mentre dalla Feralpisalò proviene l'ala romana Mattia Felici[26]. Il colpo principale del mercato è però il ritorno del fantasista napoletano Gianluca Gaetano[27], in prestito secco la precedente stagione dal mese di gennaio e riacquistato proprio nell'ultimo giorno di calciomercato dal Napoli in prestito con obbligo di riscatto. In uscita si segnala anche il passaggio in prestito al Bari del portiere serbo Boris Radunovic[28], sostituito con l'estremo difensore albanese Alen Sherri proveniente dall'Egnatia[29], e quello di Alessandro Di Pardo, anch'esso in prestito, al Modena[30], mentre dopo quattro anni arriva la risoluzione consensuale per l'urugaiano Gastón Pereiro[31]. A sessione conclusa, ma sfruttando la finestra ancora aperta in altri Paesi all'estero, il difensore greco Pantelīs Hatzīdiakos viene ceduto in prestito con diritto di riscatto ai danesi del Copenaghen[32]. Infine, rispetto alla stagione precedente hanno salutato Gaetano Oristanio, Eldor Shomurodov e Andrea Petagna, ritornati alle rispettive basi dopo i prestiti, mentre Nahitan Nández, Simone Aresti e Marco Mancosu sono arrivati a scadenza del loro contratto: l'ex Boca Juniors dopo cinque anni in rossoblù si è trasferito in Arabia Saudita da svincolato mentre i due sardi si sono ritirati dal calcio giocato e sono entrati nello staff delle giovanili del club.