Incidente del dirigibile Pax
L'incidente del dirigibile Pax fu l'esplosione del dirigibile Pax il 12 maggio 1902 a Parigi, che uccise i due membri dell'equipaggio. StoriaContestoIl dirigibile fusiforme Pax aveva una capacità di 2.000 metri cubi, una lunghezza di 30 metri (98 piedi), una gondola di 30 metri (98 piedi)[1] e peso di 2.000 chilogrammi (4.400 libbre).[2] Il suo inventore, Augusto Severo, studiava aeronautica già da venti anni[3] e investì tutto il proprio patrimonio nel Pax.[4] Inizialmente il dirigibile doveva avere un motore elettrico, ma a causa del tempo necessario per svilupparlo e dell'obbligo di tornare in Brasile per completare il suo mandato parlamentare, Severo si convinse a seguire l'esempio di Santos-Dumont e adottò motori a benzina,[5] sebbene fosse titubante riguardo al loro utilizzo anche cinque giorni prima del volo.[6] Il Pax fu completato due settimane prima dell'incidente, con collaudi condotti in modalità terrestre e in una situazione meteorologica complicata, il 4 maggio nel parco Vaugirard, con risultati soddisfacenti che indussero l'inventore a procedere con un volo con equipaggio.[7] Nei giorni successivi, il tempo sfavorevole rese difficili ulteriori esperimenti. EsplosioneAlla mezzanotte del 12 maggio Severo iniziò il riempimento del pallone, terminato alle 5 del mattino.[7] Prima di partire, Severo annunciò che il Brasile avrebbe saputo del suo successo nell'anniversario della Legge d'Oro e presentò il progetto del dirigibile Jesus, che doveva essere lungo cento metri e con il quale intendeva attraversare l'Atlantico.[7] Per risparmiare peso, Severo lasciò Alvaro Reis a terra e salì solo con il suo meccanico, Georges Sachet, di 28 anni,[8] alla sua prima ascesa.[7] Per venti minuti Severo volò con il dirigibile ancorato a terra, testandone la manovrabilità. Poi atterrò, conversò con amici e familiari e alle 5:25 del mattino riprese il volo.[7] Non più legato, Severo presto fece fatica a mantenere il volo controllato. Il dirigibile scaricò la zavorra tre volte, salì a 350 metri (1.150 piedi), ma ebbe difficoltà a combattere il vento, facendo cerchi da 100 metri (330 piedi) a 150 metri (490 piedi) di diametro.[7] Severo lottò per mantenere il controllo del dirigibile per quindici minuti, ma il motore da quaranta cavalli non era abbastanza potente in quelle condizioni.[7] Il dirigibile esplose alle 5:40 del mattino del 12 maggio 1902, con i suoi detriti che caddero sulla Maine Avenue,[7] uccidendo entrambi gli occupanti.[7] Prima le fiamme eruppero dal motore, poi avvolsero l'intero velivolo. I rottami si schiantarono di fronte al civico n. 79 della Maine Avenue, mentre la cabina in cui c'erano gli aeronauti sfondò il soffito della camera da letto di una coppia.[9] Essendo il letto collocato sul lato opposto della stanza, i residenti poterono salvarsi nonostante dormissero al momento dell'impatto.[10] Cause dell'incidenteIl colonnello Rénard, subito dopo l'esplosione, espresse l'opinione che l'incidente fosse stato provocato dall'uso di un motore a combustione.[9] Henri Lachambre credeva che fossero state scambiate delle componenti meccaniche e che il fuoco fosse andato dal carburatore al serbatoio e di lì alla valvola del gas di scarico.[9] L'astronomo Albert Charbonneaux, dell'osservatorio Meudon, ispezionò i rottami e, tra le altre cose, indicò come causa del disastro un corto circuito nella parte elettrica del motore.[11] Alberto Santos-Dumont considerò imprudente posizionare i motori così vicini al pallone, ma inizialmente non credette fosse questa la causa dell'incidente. Dichiarò che avesse funzionato solo una delle due valvole sopra il secondo motore[12]; che una valvola fosse stata chiusa con la cera dall'aeronauta, che, in condizioni di volo, il pallone non potesse sostenere la pressione interna e che quindi l'errore principale fu lasciare la zavorra quando si accorsero che il dirigibile si stava sollevando, cosa che fece salire a maggiore velocità il velivolo.[13][14] In un articolo pubblicato nel settembre dello stesso anno, Santos-Dumont dichiarò che il motore era a soli tre piedi dal rivestimento del dirigibile, circostanza che avrebbe reso il velivolo suscettibile all'incidente.[15] La commissione scientifica dell'Aeroclub francese in ultima istanza deliberò che l'incidente fu provocato dalla vicinanza del motore alla valvola di scarico e che in quelle condizioni il Pax non sarebbe mai stato ammesso nelle competizioni dell'Aeroclub.[16] ConseguenzeSevero morì secondi dopo l'impatto. Entrambi gli aeronauti subirono ferite estremamente gravi.[9] Il corpo di Augusto Severo fu trasportato dall'hangar nella sua abitazione alle nove del mattino, mentre il corpo di Sachet rimase in una caserma della polizia fino all'arrivo di sua madre.[10] I pressi dell'incidente furono presto assaliti da curiosi. Il comandante Rénard fece trasportare le lamiere del dirigibile all'hangar,[9] dopo che cinquanta poliziotti ebbero chiuso le strade.[17] Alfredo Eugênio de Almeida Maia, ex ministro dei Trasporti, inviò un telegramma al presidente Campos Sales, chiedendo che il Congresso votasse sul funerale di Severo e garantisse una pensione alla sua vedova.[18] L'intera comunità dell'aviazione francese si recò sul sito dello schianto[19] e una delegazione dell'Aeroclub francese portò le proprie condoglianze alla vedova di Severo.[20] Prima del trasporto in Brasile, la bara fu seppellita nel cimitero di Passy a Parigi il 17 maggio 1902.[21] La salma arrivò a Rio de Janeiro il 17 giugno e fu tumulata il giorno seguente, alla presenza del presidente Campos Sales.[22] Il suo hangar parigino fu ereditato dal dirigibilista Otokar von Bradsky-Laboun.[23] Centoventi anni dopo la sua morte, nel 2022, i resti di Severo furono traslati nel Rio Grande do Norte, il suo stato di nascita.[24] Impatto culturale e riconoscimentiNel settembre 1902, fu deciso di intitolare due strade brasiliane ai due aeronauti.[25] Il disastro è stato rappresentato nel cortometraggio Catastrophe du ballon Le Pax del regista Georges Méliès.[26] L'anno successivo, sul luogo dell'incidente fu posta una lapide e nel cimitero di Parigi fu messo un busto di Severo.[23][27] Nel 1903 si tenne anche una messa di suffragio per le vittime a Parigi.[28] Nel 1952 amici dell'inventore organizzarono un tributo in sua memoria.[29] Nel 2019 fu introdotta una norma per inserire il suo nome nel Libro degli eroi della madrepatria.[30] Note
Bibliografia
Altri progetti
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