Incidente ferroviario di Lac-Mégantic
L'incidente ferroviario di Lac-Mégantic fu un deragliamento di carri cisterna avvenuto il 6 luglio 2013, intorno alle 01:15 (ora locale), in corrispondenza della cittadina di Lac-Mégantic, nel Québec, in Canada[1][2]. Un treno merci di 72 vagoni cisterna[3] contenenti petrolio greggio deragliò; 4 vagoni presero fuoco, per poi esplodere. Furono accertati 42 morti, i cui corpi carbonizzati non erano identificabili. Risultarono disperse 5 persone quasi sicuramente decedute [4]. Più di 30 edifici della città furono rasi al suolo[2]. Dinamica dei fattiIl treno merci, gestito dalla compagnia statunitense Montréal, Maine and Atlantic Railway, era composto da 72 vagoni e 5 locomotori diesel, e trasportava 9 402 963 litri di petrolio di scisto[5][6] dalla cosiddetta "formazione di Bakken", costituita da rocce "shale", in Nord Dakota[7] alle raffinerie della compagnia Irving Oil a Saint John, sulla costa atlantica del Canada[8]. Il treno, proveniente dal Nord Dakota, era entrato in Canada a Windsor, era passato da Burlington, Mississauga e Toronto[9] prima di immettersi sulla linea Montreal, Maine & Atlantic, ferrovia secondaria che collega Montréal alla costa atlantica del Maine e di là, verso le province marittime canadesi. Il treno era quindi partito da Montréal[10] ed era giunto alle 23:25 a Nantes, piccolo centro abitato ad 11 miglia oltre Lac-Mégantic ove doveva avvenire il cambio del macchinista[11]. Il macchinista mise in stazionamento il treno, spense i motori di quattro delle cinque locomotive e, dopo aver serrato alcuni freni a mano dei carri, raggiunse un hotel della zona[11]. Nantes si trova a quota più elevata rispetto a Lac-Mégantic[12]. Intorno alle 0:15 un passante notò del fuoco su una locomotiva e telefonò al 911 per segnalarlo. Nessun dipendente della ferrovia era ancora sul posto. Domato il principio di incendio, i vigili del fuoco rientrarono in sede. Secondo quanto dichiarato dal direttore della compagnia, Yves Bourdon, il treno iniziò a muoversi senza controllo intorno alle ore 1:00, avviandosi in discesa verso Lac-Mégantic[13]. [14][15]. La maggior parte dei vagoni, 63 su 72, si staccò dal convoglio principale accelerando fino a raggiungere Lac-Mégantic alla velocità di circa 105 km/h, deragliando in buona parte[16] in una curva dove la velocità permessa era di 16 km/h, nei pressi del passaggio a livello di Rue Frontenac[1][17] a circa 600 metri a nord-ovest del ponte sul fiume Chaudière e poco più a nord dal centro cittadino[1]. Si verificarono poi tre o quattro violente esplosioni[18]. Il calore degli incendi era percepibile fino a due chilometri di distanza[19]. L'emergenzaCirca 150 vigili del fuoco sono intervenuti sul luogo dell'esplosione, che hanno descritto come una "zona di guerra".[20] Molti pompieri sono stati chiamati da città lontane come Sherbrooke[18] e circa otto camion con ognuno a bordo 30 vigili del fuoco sono stati inviati dagli Stati Uniti, dalle città del Maine di Chesterville, Eustis, Farmington, New Vineyard, Phillips, Rangeley e Strong.[21] Circa 1.000 persone sono state evacuate inizialmente dopo il deragliamento, le esplosioni e gli incendi. Altre 1.000 persone sono state evacuate in seguito durante il giorno a causa dei fumi tossici. Alcuni hanno preso rifugio in un campus d'emergenza allestito dalla Croce Rossa canadese in un liceo locale.[22] Dopo 20 ore, l'epicentro del disastro era ancora inaccessibile per i vigili del fuoco[20] e molto combustibile stava ancora bruciando. Cinque carrozze-cisterna inesplose sono state bagnate con acqua ad alta pressione per evitare ulteriori esplosioni,[19] e circa 36 ore dopo due erano ancora in fiamme ad alto rischio di esplosione.[4] La scatola nera del treno è stata recuperata intorno alle 15:00 del giorno successivo[22] e l'incendio è stato definitivamente spento dopo aver bruciato per quasi due giorni.[23] Vittime e danniSono stati ritrovati 42 corpi. È possibile che le 5 persone mancanti all'appello siano state vaporizzate dalle esplosioni.[24] Il Musi-Café, un bar situato vicino al centro delle esplosioni, è stato distrutto mentre decine di persone vi erano all'interno.[25] Almeno 30 edifici sono stati distrutti nel centro della città, tra cui la biblioteca del paese, la farmacia, alcune imprese e numerose case.[20] La rete idrica comunale di Lac-Mégantic è stata chiusa a causa di una perdita all'interno delle tubature nella zona dell'esplosione,[4] il che ha costretto il comune a richiedere camion per poter avere l'acqua potabile.[20] La perdita è stata riparata durante la notte ma è stato richiesto di bollire l'acqua per precauzione.[4] Impatto ambientaleNel fiume Chaudière è stata riferita una contaminazione dovuta alla fuoriuscita di petrolio, colorando di arancione l'acqua. Il Ministero dell'Ambiente del Québec arrivò sul posto per monitorare la qualità dell'aria.[18] Il petrolio sul fiume ha raggiunto la città di Saint-Georges a 80 chilometri a nord-est, costringendo le autorità locali a prelevare l'acqua da un lago vicino e installare barriere galleggianti per evitarne la contaminazione. I residenti sono stati invitati a limitare il loro consumo di acqua in quanto il lago non è in grado di provvedere alle esigenze quotidiane della città.[26] Note
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