Incidente ferroviario di Caluso
L'incidente ferroviario di Caluso fu uno scontro fra treni avvenuto il 10 giugno 1992 sulla linea ferroviaria Chivasso-Ivrea-Aosta.[1] StoriaIl 10 giugno 1992, alle ore 15:22, il treno diretto proveniente da Torino e diretto ad Aosta, dopo essere transitato alla velocità di circa 70 km/h dalla stazione di Caluso si scontrò, circa 150 m dopo, con il treno locale da Aosta fermo all'uscita della galleria Caluso in attesa della via libera. I treni coinvolti
IndaginiL'inchiesta avviata si presentò difficile. La linea tra Chivasso e Aosta era gestita dal Genio ferrovieri e, pur essendo dotata di blocco elettrico manuale e ACEI, era stata soggetta a diversi guasti a causa di forti intemperie le cui riparazioni si erano dilungate[2]. Nella stazione di Caluso sarebbe dovuto avvenire l'incrocio fra i due treni [3]e il treno locale, in ritardo, era stato fermato al segnale di protezione[2]. Il treno diretto, che non aveva fermata prevista d'orario a Caluso[3], avrebbe dovuto essere fermato in stazione per procedere all'incrocio, ma proseguì la corsa a piena velocità fino all'impatto[2]. Una perizia tecnica non dissipò tutti i dubbi sull'operato dei capistazione. A causa dei guasti agli apparati elettrici la circolazione si era svolta a regime telefonico, con dispacci registrati. I treni viaggiavano quindi con vari ritardi; i conseguenti spostamenti di incrocio generarono l'errore umano che portò alla tragedia [4]. Le indagini del procuratore di Ivrea, Bruno Tinti, attribuirono le cause del disastro a una serie di errori commessi dai due capistazione militari di Caluso e Candia Canavese[5]. Nel febbraio del 1994 venne emessa la sentenza di condanna a due anni di reclusione per i due caporalmaggiori del Genio ferrovieri; il presidente del tribunale, Franco Boggio, ordinò un supplemento di indagine per accertare eventuali responsabilità da parte di terzi[5]. Note
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