Incidente ferroviario di Arquata Scrivia
L'incidente ferroviario di Arquata Scrivia fu un incidente ferroviario verificatosi presso la stazione di Arquata Scrivia, il 7 agosto 1917 alle ore 21:25[1]. L'incidenteIl treno diretto 74, partito da Genova alle 20:10 e diretto a Milano, una volta giunto allo scambio di uscita della stazione di Arquata Scrivia deragliò; nell'incidente tre vetture si rovesciarono e tre si sfasciarono, causando 40 vittime. I feriti furono trasportati all'ospedale di Arquata e con treni soccorso all'Ospedale di Pammatone[2] a Genova e a Novi Ligure[1]. Sul luogo dell'incidente accorsero il commendatore Poggi, prefetto di Alessandria, e il vicedirettore generale delle Ferrovie dello Stato, il commendatore Rinaldo, delegato dell'ing. Raffaele De Cornè, per aprire un'inchiesta sull'accaduto[2]. L'incidente avvenne presso la nuova stazione di Arquata Scrivia, inaugurata nel 1916 per sostituire quella precedente costruita nel 1852. I feriti e le vittimeTra i feriti c'erano uno svizzero di Bienne (Ugo Werner Sainger), un cinese (Dyen Le Tschan) e due soldati (Giovanni Sturla di Codevilla e Agostino Stoppino di Voghera)[2]; nella notte del 10 agosto morirono quattro feriti a Serravalle Scrivia[2]. Nell'incidente morirono il marchese Bianchi di Lavagna e l'industriale Oreste Lana di Novi Ligure, oltre al fuochista Edmondo Sevo e al macchinista Pietro Bosetti che morì decapitato, mentre i feriti meno gravi furono curati sul posto[2][1] Nell'incidente morì anche il chimico Enrico Rimini (n. nel 1874), scopritore nel 1901 del saggio di Angeli e Rimini[3]. Elenco delle vittimeQua sotto l'elenco delle vittime conosciute, dato che non è presente alcun elenco ufficiale dei 40 nominativi dei deceduti[2][1]:
Le causeDall'analisi condotta sul tachimetro della locomotiva[2] risultò che la causa dell'incidente fu l'alta velocità alla quale il convoglio stava uscendo dalla stazione di Arquata Scrivia. NoteVoci correlateInformation related to Incidente ferroviario di Arquata Scrivia |