Jane Fonda è nata il 21 dicembre 1937[1] a New York da Henry Fonda e Frances Seymour Brokaw. È di origine olandese, canadese, britannica, italiana e francese. La famiglia Fonda, da parte paterna, era di origine olandese[2], pur avendo come capostipite un italiano immigrato da Genova nei Paesi Bassi nel corso del XV secolo[3]. Nel 1642, alcuni membri di questa famiglia emigrarono in America e furono fra i primi colonizzatori olandesi che si trasferirono nell'attuale Stato di New York, dove fondarono la città che da loro prese il nome di Fonda[2][4]. Da parte materna Jane Fonda è di origine anglo-canadese con radici britanniche, francesi e persino italiane: uno dei suoi antenati, Giovanni Gualdo, era un nobile di Vicenza[5][6]. La madre, seconda delle cinque mogli del famoso attore, morì suicida nel 1950, quando Jane aveva 12 anni; in precedenza era stata sposata con il miliardario George Tuttle Brokaw. È sorella dell'attore Peter Fonda, di tre anni più giovane, e zia dell'attrice Bridget Fonda, figlia di Peter.
Nel 1964 il regista Roger Vadim la inserì nel cast di Il piacere e l'amore. Dopo il loro matrimonio, celebrato l'anno seguente e dal quale nel 1968 nacque la figlia Vanessa, la diresse in alcuni film che contribuirono ad aumentarne la popolarità. Con Barbarella (1968), pellicola che mescolava fantascienza e sensualità e sfruttava al massimo la sua bellezza, la Fonda venne acclamata in tutto il mondo come sex symbol[1]. Tuttavia, l'attrice si ribellò ben presto al cliché sexy che limitava le sue potenzialità, iniziando a distanziarsi da un'immagine che le stava stretta, anche in funzione del crescente attivismo politico che la vedeva sempre più coinvolta, e in connessione anche con una parte di Hollywood che stava rapidamente discutendo e mutando i propri modelli culturali.
Sin dai primi anni Settanta, infatti, la Fonda intensificò l'impegno politico indirizzato in primo luogo alla protesta contro la guerra del Vietnam[1]. La sua visita ad Hanoi e la sua propaganda filo-nord-vietnamita le valsero il soprannome di "Hanoi Jane", ma la resero anche invisa a una parte della stampa e dell'opinione pubblica. Soltanto dopo molti anni rivedrà le sue posizioni politiche con rinnovato senso critico. Nel frattempo, la sua carriera si orientò verso ruoli più impegnativi, che la portarono a ottenere nel 1969 la prima delle sue sette candidature all'Oscar per l'interpretazione della sfortunata Gloria Beatty in Non si uccidono così anche i cavalli? di Sydney Pollack; nel 1971 vinse l'Oscar alla miglior attrice per il ruolo della prostituta Bree Daniels in Una squillo per l'ispettore Klute di Alan J. Pakula, ove recitò accanto a Donald Sutherland.
La seconda statuetta arrivò nel 1978 per Tornando a casa di Hal Ashby, ove interpretava Sally Hyde, una infermiera che assisteva un coraggioso reduce del Vietnam interpretato da Jon Voight. Dopo il divorzio da Vadim, nel 1973 la Fonda sposò Tom Hayden, uomo politico in carriera, con un passato da pacifista e da cui ha avuto un figlio biologico, l'attore Troy Garity, e una figlia adottiva, l'autrice Mary Luana Williams. All'inizio degli anni ottanta apparve nella pellicola di successo Sul lago dorato (1981) di Mark Rydell, in cui - per la prima e unica volta - ebbe l'occasione di recitare accanto al padre Henry (al suo ultimo film) e a Katharine Hepburn[1]; nello stesso anno apparve nel meno fortunato Il volto dei potenti (1981) di Alan J. Pakula.
Successivamente l'attrice apparve ancora in Agnese di Dio (1985) di Norman Jewison, ma iniziò a diradare le sue apparizioni in televisione e sul grande schermo, dedicandosi soprattutto alla realizzazione di video e manuali di esercizi di ginnastica aerobica, inventandosi di fatto in questo settore una seconda e fortunatissima carriera[1].
Nel 1989, affascinata dal successo internazionale di Pedro Almodóvar, acquisì i diritti per un remake americano di Donne sull'orlo di una crisi di nervi; tuttavia il film, in cui avrebbe dovuto recitare con la regia di Herbert Ross, non verrà mai prodotto[7]. Il decennio si chiuse per la Fonda con il thriller Il mattino dopo (1986) di Sidney Lumet e due pellicole che si rivelarono di modesto successo: Old Gringo - Il vecchio gringo (1989) di Luis Puenzo, ove lavorò accanto a Gregory Peck, e Lettere d'amore (1990) di Martin Ritt, ove recitò con Robert De Niro. L'anno successivo sposò in terze nozze il magnate della comunicazioneTed Turner, un matrimonio che ufficialmente si concluse all'inizio del 2000. Nel marzo 2001 l'attrice decise di donare alla Scuola di Educazione dell'Università di Harvard la somma di 12,5 milioni di dollari, al fine di creare un "Centro per gli studi educativi": la sua motivazione era che l'attuale cultura indica ai ragazzi e alle ragazze una visione distorta di ciò che è necessario imparare per diventare uomini e donne. Dopo una fugace apparizione, nel ruolo di se stessa, in V-Day: Until the Violence Stops (2003) di Abby Epstein, tornò a recitare sul grande schermo con Quel mostro di suocera (2005) di Robert Luketic, nel quale era protagonista insieme a Jennifer Lopez, confermando le sue doti di attrice brillante emerse già negli anni sessanta. Nello stesso anno pubblicò la sua autobiografia, intitolata La mia vita finora.
Jane Fonda ha sposato Roger Vadim, da cui ha avuto la figlia Vanessa. Successivamente è stata moglie di Tom Hayden, con cui ha concepito il figlio Troy Garity. Jane Fonda ha anche una figlia adottiva, l'afroamericana Mary Luana Williams. Maggiori dettagli sulla sua vita privata possono essere appresi dal documentario ufficiale sulla sua vita: Jane Fonda in five acts.
È stata attiva come femminista e come oppositrice delle guerre sin dagli anni '70, partendo proprio con le proteste contro la guerra in Vietnam. Nel 1972, mentre si trovava a Roma, si è unita alle proteste delle femministe italiane durante l'8 marzo ed ha anche contribuito con un breve discorso di supporto da Campo dei fiori[10].
Vive ad Atlanta, Georgia, Stati Uniti. Si definisce liberale e femminista e ha iniziato un percorso di rinascita cristiana, seguita in questo dalla comunità battista della chiesa afroamericana della città in cui risiede[11]. In questa organizzazione si sente libera di poter far confluire il suo femminismo con l'esigenza di riconciliarsi con una genuina struttura gerarchica e patriarcale della cristianità[11]. La prima dichiarazione pubblica al riguardo risale al 1998, rispondendo a un giornalista del National Press Club sulle motivazioni per cui si è servita di una tematica cristiana conservatrice per promuovere una campagna di educazione sessuale[12]. Successivamente, durante una conferenza ambientalista, si è rifiutata di meditare, suggerendo ai presenti che sarebbe stato più saggio pregare Cristo Gesù invece[12]. Questa sua svolta potrebbe aver provocato una reazione del marito Ted Turner, portando alla rottura del rapporto.
Precedentemente aveva manifestato ostilità verso il cristianesimo anche in pubbliche dichiarazioni quando ridicolizzò i Dieci comandamenti e affermò che il cristianesimo è una religione per perdenti[12]. Infatti, subito dopo l'annuncio del divorzio, Fonda annuncia la sua appartenenza anche alla rete dei "born-again Christian", di cui fanno parte altri personaggi famosi come l'ex presidente degli Stati Uniti d'America George W. Bush, il cantante Bono e Tom Hanks[13]. A differenza di Bush, però, non è coinvolta nell'ideologia "neocon". Infatti, è divenuta un'icona dell'opposizione pacifista alle guerre iniziate sotto il mandato presidenziale di George W. Bush, così come lo fu alla guerra del Vietnam.
Viene arrestata dalla polizia l'11 ottobre 2019 e poi rilasciata qualche ora dopo per aver partecipato ad una manifestazione ambientalista. La Fonda, infatti, assieme ad altri 15 attivisti, non aveva lasciato la scalinata del Campidoglio come ordinato dalle autorità. Viene nuovamente arrestata il 21 ottobre, il 9 novembre e il 21 dicembre dello stesso anno.
Nelle versioni in italiano dei suoi film, Jane Fonda è stata doppiata da:
Maria Pia Di Meo in In punta di piedi, Una domenica a New York, Crisantemi per un delitto, Il piacere e l'amore, La caccia, La calda preda, E venne la notte, A piedi nudi nel parco, Tre passi nel delirio, Barbarella, Tornando a casa, Arriva un cavaliere libero e selvaggio, Sindrome cinese, Il cavaliere elettrico, Agnese di Dio, Old Gringo - Il vecchio gringo, Lettere d'amore, Quel mostro di suocera, Peace, Love & Misunderstanding, E se vivessimo tutti insieme?, The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca, Gli anni '80 - Il decennio che ci ha cambiato, This Is Where I Leave You, Youth - La giovinezza, Padri e figlie, Grace and Frankie, Le nostre anime di notte, 80 voglia di Brady
Livia Giampalmo in Tutti i mercoledì, Giulia, California Suite, Dalle 9 alle 5... orario continuato, Sul lago dorato, Il volto dei potenti, Il mattino dopo
Antonella Giannini ne La formula della felicità, Book Club - Tutto può succedere, Book Club - Il capitolo successivo, Voltare pagina
Fiorella Betti in Anime sporche, Cat Ballou, Il giardino della felicità
Paila Pavese in Una squillo per l'ispettore Klute, Crepa padrone, tutto va bene, Terrore in sala
Rita Savagnone in Amori proibiti, Una squillo per quattro svitati, Donne, regole... e tanti guai!