Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Società Sportiva Calcio Napoli nelle competizioni ufficiali della stagione 1999-2000.
Stagione
La mancata promozione in Serie A dell'anno precedente non fece altro che peggiorare la situazione economica della società. Tuttavia, l'azionista di maggioranza Corrado Ferlaino riuscì a costruire una squadra competitiva per la categoria. Come allenatore venne scelto Walter Novellino il quale, l'anno prima, era riuscito a ottenere una miracolosa salvezza in Serie A con il Venezia. La società decise di privarsi di alcuni calciatori che non avevano reso nelle stagioni precedenti, come Fabio Rossitto ceduto alla Fiorentina, e Roberto Murgita al Ravenna; lasciò inoltre la squadra, in direzione Firenze, anche Giuseppe Taglialatela dopo anni di fedele militanza in azzurro.
Arrivarono all'ombra del Vesuvio calciatori giovani e di sicuro avvenire, come l'attaccante Roberto Stellone dal Lecce, e il terzino, futuro campione del mondo, Massimo Oddo arrivato in comproprietà dal Milan. Ma a mettersi in luce fu soprattutto il confermato Stefan Schwoch, arrivato da Venezia durante il mercato di gennaio della stagione precedente: l'attaccante altoatesino divenne idolo incontrastato del San Paolo, segnando 22 reti in campionato e trascinando il Napoli alla promozione.
I partenopei infatti, dopo un incerto inizio con quindici punti in dieci partite, fra cui una pesante sconfitta a Treviso per 5-1, riuscirono a ingranare la marcia nella seconda parte di stagione. Nel girone di ritorno gli azzurri vinsero alcuni scontri diretti decisivi, come il 2-0 a domicilio rifilato alla Sampdoria e la vittoria al San Paolo per 3-0 sul Brescia, che spinsero il Napoli verso una promozione arrivata matematicamente il 4 giugno 2000 sul campo della Pistoiese, grazie a una rete del solito Schwoch: dopo due stagioni d'assenza, i campani tornarono dunque nella massima serie.
Nel frattempo vi furono importanti novità anche a livello societario: per far fronte all'incombenza debitoria sempre più pressante, Ferlaino decise di aprire all'ingresso di nuovi soci, con l'imprenditore bresciano Giorgio Corbelli il quale rilevò la metà del pacchetto azionario del club. Tuttavia la "doppia presidenza" porterà il Napoli verso il definitivo dissesto.