Il trentacinquesimo Festival di Sanremo si svolse al teatro Ariston di Sanremo dal 7 al 9 febbraio 1985 con la conduzione, per la seconda volta consecutiva, di Pippo Baudo, affiancato da Patty Brard.
L'edizione fu vinta dai Ricchi e Poveri (dati ampiamente come i favoriti alla vigilia) con il brano Se m'innamoro per la sezione Campioni e da Cinzia Corrado con il brano Niente di più per la sezione Nuove proposte.
Claudio Baglioni intervenne per ritirare il premio, decretato dal voto popolare della trasmissione televisiva Fantastico 5 (anch'essa condotta da Pippo Baudo), per la sua Questo piccolo grande amore, la quale risultò vincitrice del concorso "Canzone d'amore del secolo".
Il secondo posto se lo aggiudicò il nuovo astro nascente della musica latino-americana, ovvero il messicano (ma di madre italiana) Luis Miguel, prodotto da Toto Cutugno, con Noi, ragazzi di oggi, mentre al terzo posto si piazzò Gigliola Cinquetti con Chiamalo amore, tornata sulla scena festivaliera dopo 12 anni di assenza. Eros Ramazzotti, posizionatosi al sesto posto della kermesse con Una storia importante, debuttò tra i Campioni dopo aver trionfato nelle Nuove proposte dell'edizione precedente. Tra gli altri partecipanti di quest'ultima sezione vi furono Mango con Il viaggio, che non riuscì a passare il turno per la finale pur ricevendo il Premio della critica, e Antonella Ruggiero, cantante napoletana e omonima dell'allora voce solista dei Matia Bazar (che tra l'altro erano anch'essi presenti alla gara con il brano Souvenir, vincitore del Premio della critica), tanto che in seguito per distinguersi da quest'ultima adottò lo pseudonimo Dionira (dagli anni '90). Dunque questa edizione del Festival vide in gara due cantanti omonime.
Durante la presenza a Sanremo dei Duran Duran, ospiti della serata finale, accaddero scene di isteria collettiva e svenimenti che non si vedevano, in Italia, dai tempi dei Beatles.[1]
Particolarmente imponente e futuristica risultò la scenografia, ricca di luci e di elementi digitali all'avanguardia per l'epoca, volta a celebrare il mondo nascente dell'informatica e dei computer (infatti il sopra palco è una tastiera QWERTY e la grande scalinata discende da un "monitor" stilizzato in luci al neon).
Una interpretazione per brano. Prima serata: 22 Big tutti in finale. Seconda serata: 16 Nuove Proposte di cui 8 in finale (gara separata).
Altri premi
Premio Canzone del secolo: Claudio Baglioni con Questo piccolo grande amore (Fu l'unico artista ad esibirsi in live con pianoforte e voce, tutti gli altri cantavano in playback)
N.B.: Per visualizzare la tabella ordinata secondo la posizione in classifica, cliccare sul simbolo accanto a "Massima posizione raggiunta" o a "Posizione annuale".
Orchestra
Non presente. Gli artisti gareggianti e gli ospiti cantarono in playback, eccetto Claudio Baglioni che fu l'unico a esibirsi live.
Scenografia
La scenografia di Sanremo 1985 riprendeva l'elemento innovativo della scala dell'anno precedente, inserendolo in un gigantesco computer, dal cui 'display' sarebbero usciti i cantanti e avrebbero disceso le scale; vi era un sovrappalco dove vi era raffigurata una tastiera QWERTY completa di tutti i tasti (zona dove si esibivano i gruppi e i cantanti che suonavano il pianoforte). Anche la scritta "Sanremo 85" ricordava quella dei display LCD dell'epoca. A completare il tutto, vi era la raffigurazione di un cielo stellato sulle pareti, per dare un effetto 'spaziale'.
Sigla
Le Mele Verdi di Mitzi Amoroso - L'amore è un topolino (versione strumentale)
Ospiti cantanti
Questi gli ospiti che si sono esibiti nel corso delle tre serate di questa edizione del Festival di Sanremo:
Claudio Baglioni - Questo piccolo grande amore (proclamata canzone del secolo)
Claudio Baglioni, invitato alla kermesse per ricevere il premio "Canzone del secolo", inizialmente rifiutò per via dell'imposizione del playback (come avveniva di norma per tutti gli altri artisti); alla fine partecipò, ottenendo di potersi esibire live accompagnandosi al pianoforte. A partire dalla successiva edizione del Festival si decise di far cantare dal vivo, su base registrata, tutti i partecipanti alla gara; dal 1990 venne reinserita l'orchestra.
Da ricordare inoltre un intervento estemporaneo (non canoro) di Mario Merola. Questi, seduto in prima fila fra il pubblico, appena conclusa l'esibizione di Claudio Villa venne chiamato da Pippo Baudo a esprimere un parere su Villa, e dopo la sua risposta («È sempre un grande artista») i due artisti si abbracciarono.