Il cinquantaseiesimo Festival di Sanremo si svolse al teatro Ariston di Sanremo dal 27 febbraio al 4 marzo 2006 (eccezionalmente dal lunedì al sabato, con l'interruzione di mercoledì 1º marzo per la partita della nazionale italiana di calcio contro la Germania).
Nonostante avesse un corpus quasi del tutto analogo all'anno precedente, tale edizione riscontrò uno scarso successo di pubblico, causato anche dalla forte controprogrammazione di Mediaset. Infatti, con il 40,17% di share è la quarta edizione meno vista di sempre dopo quelle del 2008, 2004 e 2014.
Tra gli esclusi dalla gara vi fu Loredana Bertè, che non poté partecipare a causa di un vizio di forma (non presentò in tempo utile la conferma di accettazione del regolamento);[1] tuttavia, la cantante si presentò come ospite nella serata dedicata ai duetti assieme a Ron e Tosca. Anche Simone Cristicchi rischiò l'esclusione a gara iniziata: il suo brano, secondo un quotidiano, sarebbe già stato presentato alla rassegna canora pesarese "Voci domani" sotto titolo diverso dalla coautrice Simona Cipollone, meglio nota come Momo.[1] Cristicchi dichiarò di avere effettivamente sviluppato il brano assieme a Momo con il titolo originale Embè, ma di ignorare che successivamente Momo lo avesse eseguito e inciso. A evitare la squalifica fu comunque lo stesso regolamento del Festival, secondo il quale un eventuale ricorso sull'originalità dei brani in gara avrebbe dovuto essere presentato entro le cinque ore successive dalla prima esecuzione, nel caso di Cristicchi avvenuta alle ore 12 del 15 febbraio durante le prove.[2]
Si esibirono i 18 artisti appartenenti alle categorie Uomini, Donne e Gruppi, con votazione della giuria demoscopica. Inoltre, i 12 artisti della categoria Giovani si esibirono in due gruppi da sei ed eseguirono un breve spezzone del loro brano.
Si esibirono 9 degli artisti appartenenti alle categorie Uomini, Donne e Gruppi (tre per categoria) e 6 degli artisti appartenenti alla categoria Giovani; infine il voto della giuria demoscopica eliminò un artista per ciascuna delle prime tre categorie e tre Giovani.
Si esibirono i restanti 9 artisti appartenenti alle categorie Uomini, Donne e Gruppi (tre per categoria) e i restanti 6 appartenenti alla categoria Giovani; infine il voto della giuria demoscopica eliminò un cantante per ciascuna delle prime tre categorie e tre Giovani.
Si esibirono i 12 artisti rimasti in gara nelle categorie Uomini, Gruppi e Donne con una versione rivisitata del proprio brano, accompagnati da vari ospiti, e i 6 artisti rimasti in gara nella categoria Giovani; infine il voto della giuria demoscopica e il televoto (con un peso del 50% ciascuno) eliminarono due artisti per ciascuna delle prime tre categorie e quattro Giovani.
Si esibirono gli 8 artisti rimasti in gara (due per categoria). Durante la serata finale il televoto eliminò un cantante per ciascuna categoria, decretando i quattro finalisti (uno per categoria); questi ultimi si scontrarono infine con un'ultima esibizione, al termine della quale, tramite il solo televoto, venne decretato il vincitore assoluto del 56º Festival di Sanremo.
Quest'edizione, seppur poco fortunata dal punto di vista degli ascolti, è ricordata per la particolare scenografia curata dai Premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo: essa era composta da un ampio palco nero sul quale campeggiavano una grande e luminosa chiave di Fa rovesciata sul lato sinistro, una gigantesca scritta blu Sanremo 2006 sospesa in alto e, accanto alla chiave di Fa, la scritta Ariston sospesa in verticale, che a seconda delle occasioni venivano sollevate o calate meccanicamente; l'orchestra era invece presente nel golfo mistico ai piedi del palco contornata da fiori. Il palco era circondato da colonne luminose verticali con la presenza di ulteriori ledwall in fondo allo stesso. Nella serata finale la scenografia fu infine modificata per volere dello stesso Panariello: la chiave di Fa venne tolta in favore di una grande scalinata centrale sulla quale si ergevano un'enorme palma e un grande leone dorati (simbolo della città di Sanremo), creati sempre da Ferretti, che andarono componendosi durante la serata e alla fine di essa si completarono definitivamente.
Ferretti non si limitò, però, solo ad allestire l'interno del teatro ma si occupò anche dell'esterno della struttura: lo scenografo intervenne anche qui, facendo realizzare all'ingresso un impianto scenografico in stile Liberty su cui campeggiava la scritta Sanremo in caratteri maiuscoli e ai suoi lati dei pannelli su cui erano affisse le locandine della manifestazione. Questi interventi, tuttavia, suscitarono feroci proteste da parte dei commercianti situati nelle immediate vicinanze, in quanto si videro coperti le vetrine delle proprie attività.[3]
Ascolti
Risultati di ascolto delle varie serate, secondo rilevazioni Auditel.
Serata
Messa in onda
I parte
II parte
III parte
Media ponderata
Telespettatori
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Telespettatori
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Telespettatori
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Telespettatori
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I
27 febbraio 2006
13061000
45,01%
8610000
43,92%
4301000
42,29%
9141000
44,45%
II
28 febbraio 2006
9516000
35,77%
6952000
40,72%
3261000
39,99%
8235000
37,33%
III
2 marzo 2006
9410000
34,32%
5512000
33,02%
2279000
29,92%
6234000
33,49%
IV
3 marzo 2006
9609000
34,94%
6924000
39,47%
3104000
41,4%
8267000
36,74%
Finale
4 marzo 2006
10875000
42,27%
9672000
49,98%
7543000
65,5%
9523000
48,23%
Media delle serate
8280000
40,17%
Il 1º marzo il Festival non è andato in onda per lasciare spazio all'amichevole di calcio tra Italia e Germania, terminata con il punteggio di 4-1 in favore degli Azzurri.
La vittoria di Povia, vede per la prima volta al Festival di Sanremo, scendere sul palco una pioggia di petali di fiori colorati, cosa che accadde poi in tutte le successive edizioni del Festival di Sanremo, eccetto che nelle edizioni 2013, 2014 e 2024.
Note
^abMarcello Giannotti, L'Enciclopedia di Sanremo 1951-2006, Tutto il festival dalla A alla Z, 2007, Gremese Editore
^Eddy Anselmi, Il Festival di Sanremo, Ed. DeAgostini, 2020.