A 14 anni avviene il suo primo ingaggio come professionista nell'orchestra di Max Corradini. A 16 anni entra nell'orchestra del fisarmonicista jazz Wolmer Beltrami.
Nel 1961 incide il suo primo 45 giri, con lo pseudonimo Fausto Denis. Nello stesso anno scrive e incide la canzone Amarti così. In seguito, nascerà il sodalizio con la band "I Novelty". Incide diversi dischi, tra i quali le due cover dei BeatlesPlease Please Me e Lei ti ama (She Loves You). Nel 1965 con i Novelty partecipa, come gruppo spalla, alle 3 date dell'unico tour italiano dei Beatles[3].
Incomincia quindi a dedicarsi alla musica nera, in particolare al soul, che ben si addice alle caratteristiche della sua voce.
Il successo
Nel 1967 arriva il suo primo vero successo con A chi, versione italiana della canzone statunitense Hurt che venne pubblicata per la prima volta da Roy Hamilton nel novembre del 1954, che la fece diventare una hit da 8º posto della BillboardR&B e, successivamente, venne rilanciata nel 1960 sempre negli USA dalla cantante Timi Yuro.
Il testo in italiano per Leali viene scritto da Piero Braggi, il chitarrista dei Novelty (il suo gruppo d'accompagnamento), ma poiché era già stato depositato un altro testo firmato da Mogol, questi lo firmò e Braggi dovette rinunciare ai diritti d'autore derivati[4][5][6]; anni dopo verrà reincisa anche da Francesco De Gregori. Il brano si aggiudica la prima posizione della classifica italiana, posizione che manterrà per quattro settimane[7], ed entra nella Top Ten (9º posto) in Austria, conquistando così 4 dischi d'oro per aver venduto oltre 4.000.000 di copie nel mondo. Con questa canzone, Leali si classifica primo alla Mostra internazionale di musica leggera di Venezia del 1967.
Nello stesso anno partecipa per la prima volta a Un disco per l'estate con Senza di te, che in seguito verrà incisa anche da Ornella Vanoni.
L'anno successivo sposa la cantante Milena Cantù, già "ragazza del Clan Celentano" (con cui si è fidanzato dopo aver lasciato Mirella Gervasio[8]), dalla quale avrà due figlie, Deborah e Samantha.
Reduce dal grande successo di A chi partecipa al Festival di Sanremo 1968 interpretando Deborah, pezzo composto da Vito Pallavicini, Paolo e Giorgio Conte, Pino Massara, uscendone 4º classificato. Il 45 giri, distribuito in seguito alla manifestazione, venderà 600 000 copie. La canzone viene anche replicata da un artista di fama internazionale, Wilson Pickett. Questo duetto segnerà l'inizio di una profonda amicizia tra Leali e Pickett, che farà anche da padrino alla sua primogenita Deborah, chiamata proprio come la protagonista della canzone omonima.
Poco dopo incide Angeli negri (cover di Angelitos Negros, brano di Pedro Infante del 1948 tratto dal film omonimo, di cui i versi sono del poeta e politico venezuelanoAndrés Eloy Blanco, già interpretato dal cantante iberocubano Antonio Machin e ripreso poi da Marino Barreto Jr nel 1959), che ripete il successo di A chi, raggiungendo la posizione numero 4 in hit parade[9]. Angeli negri è anche la traccia d'apertura dell'album Il negro bianco, che comprende anche Senza di te, Deborah e Senza luce, versione italiana del singolo di Procol HarumA Whiter Shade of Pale, già cantato con successo dai Dik Dik pochi mesi prima. Sempre nel 1968, è fra gli interpreti di Canzonissima con Angeli negri e Chiudo gli occhi e conto a sei.
Nel 1969 torna a Sanremo con il brano Un'ora fa, abbinato a Tony Del Monaco. Riesce a riconfermarsi quarto alla manifestazione e si guadagna la sesta posizione nella classifica italiana dei singoli. Nei mesi successivi è in gara a Un disco per l'estate con Tu non meritavi una canzone.
Nel 1970 è ancora a Sanremo, dove propone la canzone Hippy, scritta a quattro mani con Luciano Beretta. Leali sarà autore anche dei successivi brani che porterà al festival ligure: L'uomo e il cane, nel 1972, e La bandiera di sole, nel 1973.
Nel 1971 partecipa al Festivalbar con il brano America. Il singolo comprende anche una canzone scritta dallo stesso Fausto intitolata Si chiama Maria, con la quale gareggia a Un disco per l'estate 1971, e che in seguito Giorgio Moroder inciderà con il titolo I'm free now. Il 7 settembre 1971 partecipa al "Palermo pop festival", dividendo il palco con artisti di rilievo della scena rock mondiale come Bill Wyman's Tucky Buzzard e Black Sabbath.
Dalla collaborazione con Mogol (incominciata con l'adattamento in italiano di A chi nel 1967), autore dei testi, nasce nel 1975 il progetto dell'album Amore dolce, amore amaro, amore mio, uscito per l'etichetta CBS. In questo anno ha fatto parte della Nazionale italiana cantanti, capitanata da Mogol.
Nel 1976 torna in classifica[10] col singolo Io camminerò, scritto da Umberto Tozzi e Giancarlo Bigazzi, che diventa la traccia d'apertura dell'omonimo album. La canzone verrà pubblicata anche in spagnolo col titolo, Yo caminaré.
Nel 1977 arrangia e interpreta, in maniera personale, un classico della canzone napoletana, Vierno, che propone al Festivalbar e inserisce nel 33 giri Leapoli, uscito per l'etichetta CGD.
Nel 1980 gli viene proposta nuovamente una canzone napoletana, Malafemmena, scritta da Totò. Fausto accetta e ne incide una versione che sarà la sigla di una serie televisiva dedicata proprio alla memoria del principe della risata.
Nel 1986 Fausto torna in auge grazie all'invito di Mina di duettare con lei nel brano Via di qua, che si aggiudicherà l'ottavo posto in hit parade[11] e diverrà la sigla televisiva del programma Trent'anni della nostra storia, in onda il sabato sera su Rai 1.
Il ritorno a Sanremo nel 1987 e la vittoria nel 1989
Nel 1987 Fausto ritorna al Festival di Sanremo cantando il brano Io amo, scritto e prodotto da Toto Cutugno, con la collaborazione di Franco Fasano e dello stesso Leali. Il brano si classifica al 4º posto nella serata finale e vende oltre 400.000 copie conquistando 2 dischi di platino e il secondo gradino del podio nella classifica dei singoli italiani[12]. Di spicco anche il brano inciso sul lato B del singolo, Notte d'amore, eseguito in duetto con Loredana Bertè e scritto a quattro mani con Toto Cutugno. I due pezzi sono gli unici inediti della raccolta di successo[13]Io amo e gli altri successi, uscita per la CBS, che include alcuni dei maggiori successi del cantante bresciano (in versione originale) come A chi, Deborah, Angeli negri, Un'ora fa e Io camminerò. Nello stesso anno intona con Cutugno il brano Napoli, contenuto nel long-playing di quest'ultimo, Mediterraneo.
L'anno dopo è di nuovo sul palco dell'Ariston con Mi manchi, firmata da Franco Fasano e da Fabrizio Berlincioni, che dopo qualche anno verrà anche reinterpretata da Andrea Bocelli. Mi manchi si piazza sesta nella classifica italiana[14] e viene inserita nell'album di inediti Non c'è neanche il coro. Nel medesimo anno nasce il suo terzo figlio, Francesco Faustino, avuto dalla sua seconda compagna italo-canadese Claudia.
Sempre nel 1994 registra per la Dischi Ricordi l'album Anima nuda, pubblicato anche in lingua spagnola col titolo "Alma desnuda", scritto interamente dall'artista. Nel 1996 firma il contratto con la RTI Music e incide un disco di sole cover, dal titolo Non solo blues, realizzato interamente a New York con una band R&B di grande prestigio, certificato disco d'oro.
Nel 1997 partecipa alla kermesse sanremese con Non ami che te e pubblica il secondo album di cover Non solo blues 2, registrato negli Stati Uniti, completando il progetto musicale intrapreso l'anno precedente.
Nel 2003 si ripresenta al Festival con il pezzo Eri tu, che grazie al successo discografico permetterà a Leali di ottenere il Disco di Platino per aver venduto oltre 130 000 copie in 15 giorni.
Attività recenti
Nel 2006, dopo aver partecipato al reality show di Rai 2Music Farm, pubblica come cantautore l'album Profumo e kerosene, dove sono presenti 10 brani inediti. Dal 2007 partecipa a diverse edizioni dello show Napoli prima e dopo, in onda su Rai 1.
Prende parte al Festival di Sanremo 2009 con il pezzo Una piccola parte di te, accedendo alla finale. La canzone parla del rapporto padre-figlio, ed è stata scritta per lui dalla coppia Berlincioni-Fasano, che già gli avevano regalato diversi successi a Sanremo in passato[17].
Nel 2010 Io amo è stata tradotta in spagnolo (col titolo Solamente tù) dal cantautore Franco Simone nel suo album Nato tra due mari.
Nel 2012 è uno dei concorrenti della prima edizione del talent show di Rai 1Tale e quale show, e rientra nel programma l'autunno seguente nelle puntate de Il torneo, nelle quali i concorrenti della prima edizione sfidano quelli della seconda.
Nel 2014, dopo oltre cinquant'anni di carriera e a cinquant'anni esatti dall'uscita del primo 33 giri, viene pubblicato il suo primo libro autobiografico, Notti piene di stelle, scritto con la collaborazione del giornalista musicale Massimo Poggini[18].
Il 14 giugno dello stesso anno sposa a Foggia in seconde nozze la cantante Germana Schena dopo diversi anni di fidanzamento[19].
Il 29 aprile 2016 è in vendita su iTunesLe nostre mani, brano benefico interpretato con Al Bano, Toto Cutugno e con il "Minicoro Monterosso" di Bergamo. L'intero ricavato della vendita della canzone, scritta da Toto Cutugno, Christian Moretti e Gianni Pescini, viene devoluto a favore del programma "End Polio Now", istituito dall'organizzazione "Rotary International", in modo tale da consentire l'acquisto di vaccini per i bambini di tutto il mondo[22].
Nel settembre 2020 prende parte come concorrente alla quinta edizione del Grande Fratello VIP, condotta da Alfonso Signorini, venendo squalificato il 21 settembre per aver utilizzato il termine "negro" nei confronti del fratello di Mario Balotelli, Enock.
^ Mario Luzzatto Fegiz, Le pagelle, in Corriere della Sera, 21 febbraio 2009, p. 53. URL consultato il 1º marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2013).