Attore di teatro, cantante di musica leggera e showman in genere, si è dedicato occasionalmente anche al cinema, e raramente al doppiaggio.[1] Con più di quattordici milioni di dischi, è tra gli artisti italiani che hanno venduto di più nel mondo[2]. Durante la sua carriera ha pubblicato 31 album (di cui 23 in studio, 4 live e 4 raccolte) e 36 singoli.
Giovanni Calone nasce il 3 maggio 1951 a Napoli, quinto degli otto figli di Giuseppina Amabile (deceduta a 92 anni nel gennaio 2017) e Umberto Calone, e cresce nel Pallonetto di Santa Lucia, zona popolare dell'elegante quartiere partenopeo di San Ferdinando, vivendo in un piccolo appartamento al quinto piano di un vecchio stabile, e fin da piccolo svolge vari lavori (garzone di panettiere, fattorino, ragazzo di bottega, commesso, barista e intrattenitore nelle cerimonie). Si racconta che da bambino "Gianni", come tutti lo chiamavano, fu invitato a cantare per i turisti e non essendo d'accordo fu portato su uno scoglio; non sapendo nuotare, si arrese e cantò, ottenendo il consenso del pubblico presente. A tale proposito, racconta: "La mia voce piaceva e ben presto finii a cantare in un bar in cui mi esibivo per i clienti"[3].
Carriera
Gli inizi: anni sessanta
Proprio in un bar, nel 1964, viene notato da Gianni Aterrano, il quale comprende da subito le grandi potenzialità canore del ragazzo. A tale riguardo, Ranieri racconta: "Un discografico mi notò, mi propose di incidere un disco e mi offrì un anticipo di 300 mila lire. Nessuno in famiglia aveva mai visto una cifra simile".[4] Grazie ad Aterrano diviene in breve tempo la spalla di Sergio Bruni e parte tredicenne per un tour negli Stati Uniti con il nome d'arte di "Gianni Rock", salendo per la prima volta su un palco, all'Academy di Brooklyn. Incide quindi i suoi primi 45 giri per la Zeus, etichetta di proprietà di Espedito Barrucci con lo stesso Aterrano come direttore artistico, e nel 1964 partecipa al Festival di Pesaro.
Tali successi gli consentono di aiutare sua sorella a sposarsi e metter su famiglia. Il 1966 è l'anno della svolta: il pianista Enrico Polito gli propone un contratto discografico con la CGD, grazie al quale esordisce a 15 anni con il nome d'arte Ranieri (scelto in quanto assimilabile al principe Ranieri di Monaco della cui moglie, Grace Kelly, Massimo era fan) a cui viene aggiunto in seguito Massimo. Lo stesso anno partecipa alla trasmissione televisiva Canzonissima, che in quell'edizione ha il titolo di Scala reale, ed ottiene un buon successo con una versione del classico L'amore è una cosa meravigliosa. Nel 1967 Massimo Ranieri vince il Cantagiro nel girone B dedicato alle giovani promesse con Pietà per chi ti ama.
Nel 1968, a 17 anni, partecipa al Festival di Sanremo con il brano Da bambino in coppia con i Giganti, e ritorna al Cantagiro con Preghiera per lei; sempre nello stesso anno incide Rose rosse, canzone che inizialmente passa quasi inosservata per poi ottenere un grande successo l'anno successivo.
Nel 1970 partecipa alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia con Sogno d'amore, al Cantagiro con Le braccia dell'amore ed a Canzonissima con Sogno d'amore, Aranjuez Mon Amour e Vent'anni, con cui si classifica al primo posto e che diventa (con l'aggiunta dei puntini di sospensione) il titolo del suo nuovo album. Il brano raggiunge anche il primo posto nella classifica dei 45 giri per otto settimane.
Nel 1971 ritorna a Canzonissima dove presenta prima Adagio veneziano (sulla musica del film Anonimo veneziano), poi Io e te (tema d'amore del film Metello) e infine Via del Conservatorio, brano con cui arriva in finale e si posiziona al secondo posto. Partecipa anche all'Eurovision Song Contest con L'amore è un attimo, brano di cui vengono riprodotte versioni in francese, spagnolo e tedesco. Viene pubblicato l'album Via del conservatorio.
L'anno dopo, reduce dall'incontro con Anna Magnani che risveglia in lui l'anima partenopea, incide il suo primo album dal vivo 'O surdato 'nnammurato, con canzoni del repertorio classico napoletano, registrato dal vivo al Teatro Sistina di Roma per la regia teatrale di Vittorio De Sica e ripreso dalle telecamere della Rai. Partecipa di nuovo a Canzonissima, con le canzoni Ti ruberei, 'O Surdato 'nnammurato e bissando la vittoria con Erba di casa mia da cui l'omonimo album.
Nel 1974 per la regia teatrale di Mauro Bolognini registra al Teatro Valle di Roma uno spettacolo ripreso dalla televisione e da cui incide dal vivo l'album Napulammore. Prende parte all'ultima edizione di Canzonissima cantando i brani Immagina e Te voglio bene assaie e piazzandosi al secondo posto con Per una donna, che darà titolo al suo nuovo album. Nel 1975 è protagonista del film Salvo D'Acquisto, per la regia di Romolo Guerrieri, accanto a Enrico Maria Salerno e Lina Polito.
È tra gli attori di L'ombra nera del Vesuvio, film in sei puntate andato in onda nel 1987, per la regia di Steno, con Carlo Giuffré. Sempre per la regia di Maurizio Scaparro interpreta Pulcinella di Manlio Santanelli, tratto da un copione cinematografico di Roberto Rossellini. Vince il premio Taormina Arte.
Nel 1988 ritorna al Festival di Sanremo, dove vince con il brano Perdere l'amore. Esce l'album che prende il nome dal successo sanremese e Rinaldo in campo, tratto dalla commedia musicale con lo stesso titolo.
Nel 1989 incide l'album Un giorno bellissimo dove interpreta la canzone omonima, sigla di Fantastico, che lo vede in veste di conduttore. Da quest'anno fino al 1991 dà vita alla miniserie TV Il ricatto (1 e 2).
Anni novanta
Nel 1992 partecipa di nuovo al Festival di Sanremo, classificandosi al quinto posto con il brano Ti penso che sarà inserito nell'omonimo album. Nel 1993 interpreta con la regia di Maurizio Scaparro lo spettacolo teatrale Teatro Excelsior, con musiche originali di Antonio Sinagra. Nel 1995 è nuovamente al Festival con una canzone fuori dal suo repertorio tradizionale, La vestaglia, che precede di poco l'uscita dell'album Ranieri. Nel 1996 e nel 2002 doppia Quasimodo per i film d'animazione Disney Il gobbo di Notre Dame e Il gobbo di Notre Dame II. Nel 1997 ritorna nuovamente alla manifestazione sanremese con una canzone scritta da Gianni Togni, Ti parlerò d'amore, che anticipa la realizzazione dell'album Canzoni in corso che raccoglie brani di famosi cantautori italiani. Nel 1999 porta in scena il musicalHollywood - Ritratto di un divo, con le musiche scritte dal citato Togni e i testi di Guido Morra, da cui viene pubblicato un doppio album omonimo.
Tra il 2004 e il 2006 interpreta il personaggio di Anselmo nella seconda e terza stagione della sitcom Camera Café.
Nel 2006 Canto perché non so nuotare...da 40 anni, il doppio album che festeggia i 40 anni di carriera, in uno sono raccolti i brani che lo hanno reso famoso e nell'altro le più belle canzoni d'autore degli ultimi decenni. Nel febbraio del 2007 esce il suo primo libro "Mia madre non voleva (autobiografia di Giovanni Calone, che sarei io)" per le edizioni Rizzoli. Nello stesso periodo conduce il sabato sera su Rai Tutte donne tranne me e partecipa al film Civico zero.
Nel 2010 ritorna in una sala di registrazione, incidendo due brani (scritti da Carlo Mazzoni) inseriti nel doppio CD con DVD Massimo Ranieri LIVE Dallo stadio Olimpico di Roma: Tutte le mie leggerezze e Ho bisogno di te. Il 17 agosto 2010 riceve a Lamezia Terme il "Riccio d'argento" di Fatti di Musica 2010, 24ª edizione della rassegna del Miglior Live Italiano diretta da Ruggero Pegna per il "miglior live d'autore dell'anno": Canto perché non so nuotare...da 40 anni per aver superato un milione di spettatori in 500 repliche. Su iniziativa del direttore di Rai 1 Mauro Mazza, viene incaricato di dirigere e interpretare per la prima rete quattro commedie di Eduardo De Filippo. La prima, Filumena Marturano, va in onda il 30 novembre 2010; a essa sono seguite Napoli milionaria! (4 maggio 2011), Questi fantasmi! (16 novembre 2011) e Sabato, domenica e lunedì (1º maggio 2012).
In tutte le occasioni Ranieri è, oltre che regista, l'interprete principale. Nello spettacolo Canto perché non so nuotare...da 40 anni interpreta, oltre alle canzoni del suo repertorio, parecchi grandi successi di altri cantanti: Almeno tu nell'universo, Io che non vivo, Il cielo in una stanza, L'istrione... Ranieri stesso racconta che durante la tournée in America al seguito di Sergio Bruni gli fu proposto di firmare un contratto per un importante locale di Brooklyn ma, data la sua minore età, il progetto non poté andare in porto. Nel 2012 ha partecipato, con Gianni Morandi, al programma televisivo Avevo un cuore che ti amava tanto, trasmesso su Rai 1 in memoria di Mino Reitano, interpretando canzoni portate al successo dal cantante scomparso.[7]
Il 30 aprile 2013 esegue, al Teatro Colosseo di Torino, la 700ª replica del suo spettacolo Canto perché non so nuotare...da 40 anni. Nel maggio del 2013 pubblica il liveSogno e son desto registrato durante l'ultimo tour con una scaletta ricca di omaggi a grandi cantautori.[9] Il 28 agosto 2013 mentre si trova a Celano per il tour estivo del suo spettacolo Canto perché non so nuotare, in scena sabato 31 agosto, viene operato d'urgenza per un fastidioso problema intestinale. Dall'11 al 25 gennaio 2014 conduce su Rai 1, in diretta dallo studio 5 della Dear, il programma Sogno e son desto che ha ottenuto un buon successo di critica e di pubblico, al punto tale da ricevere un Oscar TV. Il programma torna con una seconda edizione dal 13 settembre per tre puntate, sempre in prima serata su Rai 1, riconfermando il successo dell'edizione precedente, vincendo nuovamente un Oscar TV.
Il 9 maggio 2015 è ospite al programma di Canale 5Amici, condotto da Maria De Filippi. La terza edizione del varietà di Rai 1 va in onda dal 16 gennaio 2016 per quattro appuntamenti sempre al sabato sera. Nell'ottobre del 2015 pubblica l'album Malìa – Napoli 1950-1960, prodotto da Mauro Pagani nel quale interpreta dodici classici della canzone partenopea accompagnato da Enrico Rava e Stefano di Battista. Nel corso del 2015, quarant'anni dopo l'uccisione di Pier Paolo Pasolini, Ranieri interpreta quest'ultimo come protagonista del film di David GriecoLa macchinazione: già in passato aveva ricevuto la stessa proposta per via soprattutto della somiglianza fisica con lo scrittore, il quale conoscendolo di persona ne era rimasto impressionato.
Il film, sugli ultimi giorni di vita di Pasolini e sul delitto secondo le più recenti inchieste, è uscito il 24 marzo 2016. Nel dicembre del 2016 esce Malìa, parte seconda, accompagnato dal medesimo staff del precedente capitolo.[10] Il 19 maggio 2018, durante la partecipazione come ospite ad Amici, annuncia che dopo ben 24 anni è salito in sala di registrazione per lavorare e registrare un nuovo album di inediti con la produzione di Mauro Pagani[11] e Gino Vannelli. Tra gli autori del nuovo album ci saranno Pino Donaggio, Ivano Fossati, Bruno Lauzi con Franco Fasano, Pino Daniele ed Enzo Avitabile.[12]
L'ultimo album inedito in studio si chiamava Ranieri, il quale risale al Festival di Sanremo 1995 quando presentò il brano La vestaglia che arrivò al 15º posto. Il 1º ottobre 2018, quando è morto Charles Aznavour, in un'intervista all'ANSA ha comunicato che un paio di anni prima il cantautore francese gli lasciò un inedito da cantare e l'avrebbe potuto incidere nel nuovo album d'inediti con la musica già scritta e il testo da scrivere e lo potrebbe scrivere insieme a Marcello Marrocchi e Giampiero Artegiani (già autori di Perdere l'amore e La vestaglia).[13] Il 3 gennaio 2019 durante un'intervista pubblicata su Il Mattino svela il titolo dell'inedito di Pino Daniele: Core Furiente[14] che sarà incluso nel nuovo album d'inediti.
Anni duemilaventi
Il 5 febbraio 2020 Massimo Ranieri ha partecipato come ospite al Festival di Sanremo, ha duettato con Tiziano Ferro nel brano Perdere l'amore e ha cantato il brano inedito Mia ragione, composto da Fabio Ilacqua e prodotto dal grande cantante, compositore e produttore italo-canadese Gino Vannelli. In un'intervista a Radio Incontro Terni disse che il suo nuovo album doveva uscire a maggio ma a causa del Covid19 l'uscita dell'album è fissata per il 27 novembre con il titolo Qui e adesso. Il 30 gennaio 2020 esce il film Odio l'estate, del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, a cui prende parte in un cameo.[15] Nella colonna sonora del film vengono incluse anche delle sue canzoni. Da giovedì 3 dicembre 2020 ha condotto su Rai 3 per 4 puntate il programma Qui e adesso che dà il titolo al nuovo album. L'8 giugno 2021 ad Assisi conduce Con il cuore - Nel nome di Francesco, insieme a Carlo Conti e Renato Zero. Il 23 novembre 2021 ha pubblicato il libro Tutti i sogni ancora in volo (Rizzoli). Il 25 dicembre è ospite di Alberto Angela a Stanotte a Napoli su Rai 1.
L'8 febbraio 2023 si esibisce come ospite al Festival di Sanremo 2023, insieme ad Al Bano e Gianni Morandi con i migliori brani del loro repertorio, mentre la sera successiva, dopo aver cantato Lasciami dove ti pare, insieme a Rocío Muñoz Morales presenta il suo nuovo programma Tutti i sogni ancora in volo, andato in onda il venerdì sera in prima serata su Rai 1, il 26 maggio e il 2 giugno dello stesso anno.
Impegno politico
Per tutti gli anni novanta è il primo firmatario degli appelli al voto per Rifondazione Comunista e nel maggio 2009, in occasione delle elezioni europee, ha aderito all'appello a votare la lista unitaria comunista (PRC, PdCI e Socialismo 2000) insieme ad altri personaggi pubblici.[20]
Dal 1972 al 1974 Ranieri ha partecipato a due serie di sketch della rubrica pubblicitaria televisiva Carosello pubblicizzando biscotti e pasta della Barilla.[21]
Nel 2013 incide la canzone Come puoi, assai gradita dalla chiesa brasiliana per la Giornata Mondiale della Gioventù. Progetto benefico dei fratelli calabresi Maurizio e Piero Scicchitano, l'opera è dedicata a papa Francesco.
Nel 2019 ha partecipato alla canzone C'è da fare, un progetto per raccogliere fondi per la comunità di Genova colpita dal crollo del ponte Morandi.
Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), Il dizionario della canzone italiana, editore Armando Curcio (1990); alla voce Ranieri, Massimo, di Enzo Giannelli, pagg. 1433-1435
Autori Vari (a cura di Enrico Deregibus), Dizionario completo della canzone italiana, Giunti editore (2006)
Eddy Anselmi, Festival di Sanremo. Almanacco illustrato della canzone italiana, edizioni Panini, Modena, alla voce Massimo Ranieri, pag. 864
Massimo Ranieri, Mia madre non voleva (autobiografia di Giovanni Calone, che sarei io), edizione Rizzoli (2007)
Massimo Ranieri, Tutti i sogni ancora in volo, edizione Rizzoli (2021)