Il quarantacinquesimo Festival di Sanremo si svolse al teatro Ariston di Sanremo dal 21 al 25 febbraio 1995 con la conduzione di Pippo Baudo, alla sua quarta conduzione consecutiva e per la seconda volta consecutiva nel ruolo di direttore artistico, affiancato da Anna Falchi e Claudia Koll.
Grande successo venne ottenuto anche da Andrea Bocelli, già vincitore delle Nuove Proposte nell'edizione precedente, in gara con la canzone Con te partirò, che si fermò al quarto posto nella classifica finale ma ebbe una grande risonanza a livello internazionale, rendendo il cantante toscano celebre a livello mondiale. Tra i giovani spiccò Gianluca Grignani con il brano Destinazione Paradiso.
Quest'edizione vide l'unica partecipazione di Fiorello al Festival di Sanremo come cantante in gara con Finalmente tu, data, alla vigilia, come canzone favorita ma che si classificò solamente al quinto posto, facendo parlare all'epoca i giornali di una grande delusione per lo showman siciliano. Il brano era stato scritto da Mauro Repetto e Max Pezzali, quest'ultimo in gara al Festival come leader degli 883 con la canzone Senza averti qui, classificatasi all'ottavo posto.
Durante la prima serata, Lorella Cuccarini (in gara con il brano Un altro amore no, classificatosi al decimo posto) dovette eseguire la sua canzone per due volte perché durante la prima esibizione alcune regioni italiane erano state colpite da un black out e dunque le giurie delle zone interessate non avevano potuto ascoltare il pezzo.
Al Festival si assistette a una presunta minaccia di suicidio in diretta: un uomo, Giuseppe Pagano detto Pino, si sedette sul bordo della galleria del Teatro Ariston mostrando l'intenzione di buttarsi di sotto e venendo fermato da Pippo Baudo tra gli applausi. Anni dopo, Pagano ammise di aver inscenato il tutto per attirare l'attenzione.[1]
Premio Fonopoli per il miglior arrangiamento: Rocco Petruzzi per Dove vai...
Regolamento
Una interpretazione per brano.
1ª serata: 16 Campioni e 7 Nuove proposte finaliste del 1994 (4 ammesse alla finale con i Campioni)
2ª serata: 10 Campioni e 8 Nuove proposte
3ª serata: 10 Campioni e 8 Nuove proposte
4ª serata: 10 Nuove proposte (proclamazione vincitore)
5ª serata: 20 Campioni (proclamazione vincitore)
Scenografia
La scenografia di questa edizione, curata da Gaetano Castelli come in molte altre edizioni, riprende alcuni spunti da quella dell'anno precedente per arrivare a un uso molto caratteristico dei colori, usati in combinazioni differenti in pressoché ogni tipo di inquadratura o scena.
Orchestra
L'Orchestra della Rai venne diretta dal maestro Pippo Caruso. Durante le esibizioni dei cantanti venne diretta dai maestri:
La sigla di quest'edizione era un motivetto pop rap composto dal maestro Pippo Caruso (storico collaboratore di Baudo) e da Sergio Bardotti e intitolato Perché Sanremo è Sanremo!. Tale sigla fu sin da subito un tormentone e divenne in seguito un simbolo del Festival, oltre a essere riutilizzata in tutte le successive edizioni dirette e condotte da Baudo. In tale occasione la sigla fu interpretata da Maurizio Lauzi, figlio del celebre Bruno.
N.B.: Per visualizzare la tabella ordinata secondo la posizione in classifica, cliccare sul simbolo accanto a "Massima posizione raggiunta" o a "Posizione annuale".
È considerata una delle edizioni più importanti e riuscite di sempre del Festival, per via del suo straordinario successo ottenuto sotto molti aspetti.
La sigla Perché Sanremo è Sanremo!, rap melodico composto dal maestro Pippo Caruso è la più famosa in assoluto nella storia della rassegna a livello nazionale (così come Superleo, dell'edizione del 1983, lo è all'estero) ed è stata utilizzata in tutte le successive edizioni condotte da Baudo, oltre ad essere divenuta la sigla per antonomasia della kermesse;
Con il 66,42% di share, è la seconda edizione del Festival più vista di sempre dopo quella del 1987 mentre la finale, con il 75,22%, è la quarta più seguita dopo quelle del 1987 (77,50%), del 1990 (76,26%) e del 1989 (75,43%);
Fu l'unica edizione del Festival ad aver vinto un Telegatto come "Trasmissione dell'anno";
La canzone vincitrice, Come saprei di Giorgia, ottenne enorme successo tra le giurie e gli addetti ai lavori, conquistando, per la prima volta in assoluto nella storia del Festival, quattro riconoscimenti durante una sola edizione: oltre al consueto trofeo con il leone rampante, infatti, vinse anche il Premio della Critica, il Premio Radio-TV e il Premio autori;
In questa edizione venne inaugurata la fortunata formula che prevedeva di affiancare al conduttore principale un'accoppiata di co-conduttrici di cui, per l'appunto, una bionda e una mora: in questo caso si trattava di Anna Falchi e Claudia Koll.
La canzone interpretata da Andrea Bocelli, Con te partirò, è diventato il singolo italiano più venduto al mondo di sempre con oltre 12 milioni di copie (nella sua versione in inglese Time to Say Goodbye in duetto con il soprano britannico Sarah Brightman).