L'edizione fu vinta da Annalisa Minetti con il brano Senza te o con te per entrambe le categorie, in quanto il regolamento di quell'anno dava la possibilità ai primi tre classificati della sezione Giovani di contendersi la vittoria finale del Festival insieme ai Campioni.[2]
L'edizione del 1998 non fu sicuramente tra le più fortunate: come e forse più dell'anno passato, anche le canzoni di questo festival non entrarono nella classifica delle più vendute; sul palco poi numerose furono le gaffe fatte sia da Eva Herzigová che da Veronica Pivetti e la stessa conduzione di Raimondo Vianello, pur considerata elegante e ironica, venne però anche giudicata troppo distaccata e poco calata nel contesto sanremese.[2]
Pesanti critiche arrivarono addirittura dal Financial Times, che stroncò la manifestazione definendola come «una sagra del kitsch piena di canzoni terribilmente sentimentalistiche».[3]
Peppe Vessicchio per Alex Baroni, Nicolò Fabi, Piccola Orchestra Avion Travel, Eramo & Passavanti, Alessandro Pitoni e Serena C
Giulio Visibelli per Sergio Caputo
Sigla
Serie di disegni a cera a tema notturno di D. Cerioni, L. Bianchi e L. Guarino accompagnati dal brano strumentale Maria Teresa, composto da Gianfranco Lombardi ed eseguito dall'Orchestra del Festival di Sanremo.
La scenografia del Festival fu disegnata da Armando Nobili: essa era caratterizzata da una nuova disposizione sinfonica dell'orchestra, che avvolgeva gli artisti e nello stesso tempo si protendeva fino alla platea, rompendo il diaframma tra spettatore e spettacolo; la scalinata, inoltre, si apriva creando un nuovo spazio per le esibizioni. In cima ad essa, centralmente, appariva l'enorme scritta luminosa Sanremo.