Aleksandar Tišma nasce a Horgoš, in Voivodina al confine tra Serbia e Ungheria, da padre serbo e madre ungherese di origine ebraica nel 1924[1].
Compie gli studi a Budapest (dove si era rifugiato per sfuggire allo sterminio degli ebrei a Novi Sad[2]) e Zagabria, per poi laurearsi in Germanistica a Belgrado, dove lavora come giornalista e redattore[3].
Esordisce nella narrativa nel 1951 con un racconto al quale seguiranno numerosi romanzi e raccolte di poesie. In particolare acquista fama internazionale con la ʿTrilogia di Novi Sadʾ composta da Il libro di Blam, L'uso dell'uomo e Kapò, scritti tra il 1970 e il 1987[4].