Nel 1962 pubblicò In modo lampante, la sua prima opera, per i tipi di Neri Pozza. Seguono Per partito preso nel 1965, Memoria del futuro nel 1969 e La mantide e la città nel 1979, questi ultimi due editi da Arnoldo Mondadori Editore.
Le successive raccolte Santi di dicembre (1994), Meridiano di Greenwich (1998) e Dietro i cancelli e altrove (2007) sono state pubblicate da Garzanti. Per quest'ultima opera gli è stato consegnato a Marradi, sabato 6 ottobre 2007, il Premio di Poesia "Dino Campana".
Bandini pur non avendo fatto studi classici scrive anche poesie in lingua latina. "Avevo questo cruccio del latino" ha detto, "leggevo i classici e ne ero affascinato, pur non capendo nulla di quello che era scritto; ma a furia di leggerli sono diventato esperto della loro struttura!".[1]
Fernando Bandini scrive (oltre che in latino e in italiano) poesie in dialetto vicentino. Dice di lui Andrea Zanzotto:
«Bandini è un poeta eccezionale tra pacatezza e meditazione; a sua differenza, è un poeta trilingue...»
Tutte le poesie, a cura di R. Zucco, Mondadori, Milano 2018
Memoris munus amoris, introduzione, traduzioni, note ai testi di Leopoldo Gamberale, Genova, Edizioni San Marco dei Giustiniani, "Quaderni di poesia", 2019, ISBN 978-88-7494-2923
^Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2019).