Dopo aver conseguito la maturità classica a Crotone ed essersi laureato in Filosofia a Roma, dal 1983 comincia a lavorare nel mondo del giornalismo culturale, prima per Rai Tre, poi per Panorama, Reporter e infine per L'Espresso, di cui è tuttora critico letterario e sul cui sito web è autore del blog Culture Club.
Nel 1988, avviene il suo esordio narrativo con Luoghi Naturali, nove racconti legati fra loro, che ricevono il plauso di Alberto Moravia e di cui Le Monde scriverà: "In questo libro Mario Fortunato si rivela un maestro del racconto".
Molti i suoi interessi: lavora nel mondo editoriale come consulente prima dell'Einaudi, delle Edizioni Nottetempo e più di recente curando per L'Espresso e la Repubblica la collana L'amore ai nostri tempi. È curatore per Bompiani delle opere complete di Evelyn Waugh. Si occupa anche di cinema, teatro e televisione, collaborando con BBC, The Guardian, La Stampa e Le Monde.
Segue l'arte contemporanea, dirigendo dal 2004 fino al marzo 2009 la Fondazione Antonio Ratti. È membro dell'international board della Christopher Isherwood Foundation.
Nel 2007, con il romanzo I giorni innocenti della guerra, si classifica secondo nella finale del Premio Strega e vince il Premio Mondello e Super Mondello. È stato due volte finalista al Premio Bergamo, nel 1989 con Luoghi naturali e nel 1993 con Sangue.[2]
Molti i suoi testi – narrativi e saggistici – contenuti in volumi collettivi.
Tutti i suoi libri sono tradotti in varie lingue.
Il blog di Mario Fortunato, su fortunato.blogautore.espresso.repubblica.it. URL consultato il 3 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2009).
Marco Vigevani Agenzia Letteraria, su marcovigevani.com. URL consultato il 9 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2009).