La chiesa di San Paolo a Tarso.
L'arcidiocesi di Tarso (in latino Archidioecesis Tarsensis ) è una sede soppressa del patriarcato di Antiochia e una sede titolare della Chiesa cattolica .
Storia
Tarso fu una sede metropolitana e capoluogo della provincia romana della Cilicia Prima nella diocesi civile di Oriente e nel patriarcato di Antiochia .
La diffusione del Cristianesimo a Tarso si deve senza dubbio a san Paolo che, dopo la conversione avvenuta intorno all'anno 30 , trascorse qualche tempo nella città in cui era nato. Il martirologio romano ricorda diversi santi e martiri di Tarso: tra questi santa Pelagia , i santi Quirico e Giulitta , il vescovo Atanasio, Castore e Doroteo.
Secondo la tradizione, l'erezione della diocesi risale ai primi anni di diffusione della religione cristiana, con i vescovi Giasone ed Erodione, discepoli di san Paolo, menzionati nella lettera ai Romani (16,11-21[ 1] ). Tuttavia notizie certe si hanno a partire da alcuni scritti risalenti alla seconda metà del III secolo , in cui il vescovo della Cilicia Eleno viene indicato come amministratore di alcune diocesi suffraganee, a conferma del fatto che la sede di Tarso (capitale della Cilicia) doveva essere una sede vescovile metropolitana .
Il nome di un altro vescovo di Tarso, Teodoro, compare negli atti del Concilio di Nicea del 325 . Una personalità importante per la diocesi fu il vescovo Diodoro , che pose fine ad una controversia avuta tra il predecessore Silvano e gli ariani dopo essere stato esiliato dall'imperatore Aurelio Valerio Valente .
Nella Notitia antiochena , attribuita al patriarca Anastasio I nella seconda metà del VI secolo , Tarso occupa il 2º posto fra le metropolie del patriarcato di Antiochia, con 6[ 2] o 7[ 3] diocesi suffraganee : Adana , Sebaste , Pompeopoli , Mallo , Augusta , Corico e Zefirio . Successivamente alla stesura della Notitia , le diocesi di Adana e di Pompeopoli furono elevate al rango di sedi arcivescovili autocefale . In origine appartenevano alla provincia ecclesiastica di Tarso anche la sede di Anazarbo con le sue suffraganee, che divenne provincia ecclesiastica distinta (Cilicia Seconda) a metà del VI secolo.
Verso la fine del VII secolo si interrompe la cronotassi dei vescovi bizantini, a causa della dominazione araba, che durerà fino al X secolo . In seguito all'arrivo degli arabi, molti cristiani si rifugiarono in Occidente. Fra questi occorre segnalare il monaco Teodoro , che verrà eletto arcivescovo di Canterbury nel 668 . Dal 965 la città fu riconquistata dai bizantini , che la mantennero per alcuni secoli.
Tuttavia la dominazione araba non mise fine alla comunità cristiana. Infatti la città fu sede di una comunità della Chiesa ortodossa siriaca , attestata dal VII al XIII secolo nella Cronaca di Michele il Siro . Primo metropolita siro conosciuto fu Yohannan bar ʿEbrayta, consacrato dal patriarca Severo II bar Mashqe nel 668 ; seguirono altri sedici metropoliti noti, l'ultimo dei quali fu Yohannan, consacrato dal patriarca Michele il Siro (1166 -1199 ).[ 4]
Durante il periodo delle Crociate , a partire dall'XI secolo venne eretta una sede episcopale di rito latino , con la costruzione della chiesa di San Paolo, che probabilmente ne fu la cattedrale . Sui resti di questa chiesa fu costruita in seguito la Ulu Camii , ossia la Grande Moschea.
Verso il 1132 la città fu occupata dagli armeni , che vi eressero una loro diocesi. Tra i primi vescovi si ricorda la figura di Narsète Lampronese .
La diocesi di rito latino fu invece definitivamente smantellata dopo il sacco da parte degli arabi nel XIII secolo e la presa da parte dei mamelucchi (1359 ).
Dal XIII secolo Tarso è annoverata tra le sedi arcivescovili titolari della Chiesa cattolica ; la sede è vacante dal 5 marzo 1973 .
Cronotassi
Arcivescovi greci
San Giasone †
Sant' Urbano †
Sant' Atanasio †
Eleno † (prima del 252 - dopo il 269 )
Clino †
Lupo † (prima del 314 - 325 deceduto)
Teodoro I † (325 - ?)
Silvano † (prima del 359 - dopo il 368 )
Acacio † (menzionato nel 360 circa)[ 5]
Diodoro † (379 - dopo il 381 )
Falerio † (menzionato nel 394 )[ 6]
Dositeo † (circa 415 - ?)
Mariano †
Elladio † (prima del 431 - 435 esiliato)
Teodoro II † (prima del 449 - dopo il 451 )
Pelagio † (menzionato nel 458 )
Nestore † (? - 489 esiliato)
Dionigi † (menzionato nel 512 )
Sinclezio † (menzionato nel 530 circa)
Pietro † (menzionato nel 553 )
Conone † (seconda metà del VI secolo )
Eustazio † (VII secolo )[ 7]
Teodoro III † (menzionato nel 680 )
Anonimo † (menzionato nel 955 )
Cosma † (X /XI secolo )[ 8]
Teofilo † (seconda metà dell'XI secolo )[ 9]
Arcivescovi latini
Rogerio † (menzionato nel 1100 )
Stefano † (menzionato nel 1136 )
Alberto † (menzionato nel 1186 )
Pietro † (menzionato nel 1210 )
Paolo † (menzionato nel 1215 )
Anonimo † (27 luglio 1226 - ?)
Arcivescovi titolari
Guglielmo † (? deceduto)
Niccolò † (5 giugno 1299 - ?)
Servus Dei † (? deceduto)
Giovanni, O.S.Io.Hieros. † (28 aprile 1303 - ? deceduto)
Daniele di Terdona, O.F.M. † (22 giugno 1311 - ?)
Omodeo † (menzionato il 15 giugno 1328 )
Antonio di Biblo † (3 settembre 1344 - ? deceduto)
Bartolomeo di Tarso, O.F.M. † (28 febbraio 1358 - ? deceduto)
Ponzio † (20 maggio 1358 - ? deceduto)
Giovanni Ponherii, O.F.M. † (26 ottobre 1366 - ? deceduto)
Giuliano Ettore de Pisis, O.F.M. † (17 maggio 1396 - dopo il 1403 )
Jean Petit † (23 febbraio 1407 - ?)
Diego de Anaya Maldonado † (7 gennaio 1433 - 25 febbraio 1435 nominato arcivescovo di Siviglia )
Henry d'Avangour † (2 settembre 1446 - ?)
Dionisio † (? deceduto)
Galesio † (10 febbraio 1447 - ?)
Tommaso de Sur, O.F.M. † (17 giugno 1449 - 16 febbraio 1460 nominato vescovo di Tarantasia )
Obertino di Montecalerio, O.F.M. † (6 febbraio 1460 - ?)
Juan de Dios, O.Carm. † (20 giugno 1484 - ?)
Suero di Oca † (4 febbraio 1495 - 1513 deceduto)[ 10]
Pietro † (? deceduto)
Jean Albriga † (21 dicembre 1497 - ?)
Santiago Álvarez, O.S.A. † (4 agosto 1514 - 1536 deceduto)[ 11]
Miguel Manriquez, O.S.A. † (4 agosto 1536 - ?)
Guglielmo, O.P. † (9 settembre 1539 - ?)
Francesco Monaldi † (11 maggio 1552 - ?)
Jean Faber, O.P. † (9 marzo 1594 - ? deceduto)
François Boyvin de Péricard † (12 dicembre 1611 - 26 febbraio 1613 succeduto vescovo di Évreux )
Henri Boyvin de Péricard † (3 agosto 1616 - 12 febbraio 1636 deceduto)
Ottavio Corsini † (17 marzo 1621 - 30 luglio 1641 deceduto)
Carlo Rossetti † (16 settembre 1641 - 13 luglio 1643 nominato arcivescovo, titolo personale, di Faenza )
Giulio Rospigliosi † (14 marzo 1644 - 9 aprile 1657 creato cardinale , poi eletto papa con il nome di Clemente IX)
Carlo Roberti † (2 dicembre 1658 - 7 marzo 1667 creato cardinale )
Francesco Maria Febei † (18 aprile 1667 - 29 novembre 1680 deceduto)
Ferdinando Strozza † (10 aprile 1690 - ? deceduto)
Michelangelo dei Conti † (13 giugno 1695 - 7 giugno 1706 creato cardinale , poi eletto papa con il nome di Innocenzo XIII)
Giovanni Battista Bussi † (25 giugno 1706 - 19 febbraio 1710 nominato arcivescovo, titolo personale, di Ancona e Numana )
Girolamo Archinto † (1º ottobre 1710 - 1º ottobre 1721 deceduto)
Gaetano Cavalieri † (23 marzo 1722 - 10 ottobre 1738 deceduto)
Ferdinando Maria de Rossi † (20 luglio 1739 - 1º febbraio 1751 nominato patriarca titolare di Costantinopoli )
Gennaro Guglielmini † (5 luglio 1751 - 20 marzo 1760 deceduto)
Guido Calcagnini † (4 febbraio 1765 - 20 maggio 1776 nominato arcivescovo, titolo personale, di Osimo e Cingoli )
Carlo Camuzi † (15 luglio 1776 - 2 aprile 1781 nominato patriarca titolare di Antiochia )
Isidoro Sánchez de Luna , O.S.B. † (18 luglio 1783 - 17 ottobre 1786 deceduto)
Karl Theodor von Dalberg † (10 marzo 1788 - 17 gennaio 1800 succeduto vescovo di Costanza )
Pietro Ostini † (9 aprile 1827 - 11 luglio 1836 nominato arcivescovo, titolo personale, di Jesi )
Fabio Maria Asquini † (2 ottobre 1837 - 22 gennaio 1844 nominato patriarca titolare di Costantinopoli )
Paolo Polidori † (23 gennaio 1844 - 25 luglio 1844 dimesso)[ 12]
Antonio Benedetto Antonucci † (25 luglio 1844 - 5 settembre 1851 nominato arcivescovo, titolo personale, di Ancona e Numana )
Antonio Saverio De Luca † (22 dicembre 1853 - 16 marzo 1863 nominato cardinale presbitero dei Santi Quattro Coronati )
Arsenio Avak-Wartan Angiarakian † (21 luglio 1865 - 8 aprile 1874 deceduto)
Domenico Sanguigni † (15 giugno 1874 - 19 settembre 1879 nominato cardinale presbitero di Santa Pudenziana )
San Zygmunt Szczęsny Feliński † (15 marzo 1883 - 17 settembre 1895 deceduto)
Nicola Averardi † (17 dicembre 1895 - 11 marzo 1924 deceduto)
Alexis-Henri-Marie Lépicier , O.S.M. † (22 maggio 1924 - 19 dicembre 1927 nominato cardinale presbitero di Santa Susanna )
Pietro Ciriaci † (15 febbraio 1928 - 12 gennaio 1953 nominato cardinale presbitero di Santa Prassede )
Giovanni Naslian † (1º luglio 1928 - 15 settembre 1957 deceduto) (arcivescovo titolare di Tarso degli Armeni)
Luigi Raimondi † (24 dicembre 1953 - 5 marzo 1973 nominato cardinale diacono dei Santi Biagio e Carlo ai Catinari )
Note
^ Rm 16,11-21 , su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet .
^ (DE ) Ernest Honigmann, Studien zur Notitia Antiochena , Byzantinische Zeitschrift, nº 25, 1925, pp. 73-75.
^ (FR ) Siméon Vailhé, La "Notitia episcopatuum" d'Antioche du patriarche Anastase, VI siècle , Echos d'Orient X, 1907, pp. 144-145.
^ Chronique de Michel le Syrien , ed. Jean-Baptiste Chabot, vol. III, 1905, p. 503. Revue de l'Orient Chrétien , 1901, p. 205.
^ In epoca imprecisata, Silvano fu destituito e sostituito da Acacio. In seguito Silvano riebbe la sua sede.
^ (FR ) Ernest Honigmann, Le concile de Constantinople de 394 et les auteurs du «Syntagma des XIV titres» , in Paul Devos (dir.), Trois mémoires posthumes d'histoire et de géographie de l'Orient chrétien , Bruxelles, 1961, pp. 38-39.
^ Vitalien Laurent , Le corpus des sceaux de l'empire Byzantin , vol. V/2, Paris, 1965, nº 1538.
^ Vitalien Laurent , Le corpus des sceaux de l'empire Byzantin , vol. V/2, Paris, 1965, nº 1540.
^ Vitalien Laurent , Le corpus des sceaux de l'empire Byzantin , vol. V/2, Paris, 1965, nº 1541.
^ Mercedes Vázquez Bartomeu, Obispos in partibus infidelium en la archidiócesis compostelana (1405-1524) , Hispania sacra, 54 (2002), pp. 216-220.
^ Mercedes Vázquez Bartomeu, Obispos in partibus infidelium en la archidiócesis compostelana (1405-1524) , Hispania sacra, 54 (2002), pp. 221-222.
^ Gaetano Moroni , Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica , vol. 72 , p. 288.
Bibliografia
(LA ) Pius Bonifacius Gams , Series episcoporum Ecclesiae Catholicae , Leipzig , 1931, p. 435
(LA ) Konrad Eubel , Hierarchia Catholica Medii Aevi , vol. 1 , pp. 473–474; vol. 2 , p. 246; vol. 3 , p. 309; vol. 4 , p. 328; vol. 5 , pp. 369–370; vol. 6 , p. 394
(LA ) Michel Le Quien , Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus , Parigi, 1740, Tomo II, coll. 869-876
Gaetano Moroni , Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica , vol. 72 , pp. 284–288
(EN ) Tarsus in Catholic Encyclopedia
(FR ) Robert Devreesse, Le Patriarcat d'Antioche depuis la paix de l'église jusqu’à la conquête arabe , Paris, 1945, pp. 151-153
(EN ) Ernest Honigmann, The Patriarcate of Antioch: A Revision of Le Quien and the Notitia Antiochena , Traditio, vol. 5 (1947), pp. 139 e 142
Collegamenti esterni