Francesco Giacomo Trìcomi (Napoli, 5 maggio1897 – Torino, 21 novembre1978) è stato un matematicoitaliano, noto per i suoi studi sulle equazioni differenziali alle derivate parziali del secondo ordine di tipo misto, sulle funzioni speciali e sulle serie ortogonali.
Nel 1925 ottenne una cattedra a Firenze, ma si trasferì subito dopo a Torino, chiamatovi da Giuseppe Peano. Qui tenne la cattedra di Analisi infinitesimale fino al suo collocamento a riposo nel 1967.
Scrisse numerosi trattati e manuali di grande chiarezza, alcuni dei quali sono stati tradotti in inglese, francese, tedesco e russo.[2]
Fu autore di una serie di biografie su matematici italiani del primo secolo dell'unità d'Italia, assumendo anche toni critici e dissacratori.
Fece parte fino alla morte del comitato editoriale di Aequationes Mathematicae, a partire dalla fondazione della rivista. Gli altri membri lo hanno descritto come un «...carattere forte, fiero oppositore di ogni dittatura, di ogni tipo di rilassatezza morale, dell'astrazione per amor dell'astrazione e della "sindrome" del publish or perish»[4].
Il padre Arturo, ingegnere, fu professore universitario di disegno, insegnando a Cagliari prima ed a Napoli poi. Lo zio paterno Ernesto fu pure un docente universitario, ordinario di chirurgia.
Opere
Vorlesungen über Orthogonalreihen, Springer Verlag, Berlino, 1955 (traduzione di: Serie ortogonali di funzioni, Istituto Editoriale Gheroni, 1948)
A. Erdélyi, W. Magnus F. Oberhettinger, F.G. Tricomi Higher transcendental functions. (3 vols.), McGraw-Hill, New York, 1953 (fa parte del Bateman manuscript project)
A. Erdélyi, W. Magnus F. Oberhettinger, F.G. Tricomi Tables of integral transforms, McGraw-Hill, New York, 1954 (fa parte del Bateman manuscript project)
^Francesco Tricomi conosceva molto bene il tedesco, l'inglese ed il francese, lingue nelle quali, specialmente inglese e tedesco, scrisse direttamente alcuni testi