Livio GrattonLivio Gratton (Trieste, 30 luglio 1910 – Frascati, 15 gennaio 1991) è stato un astrofisico italiano. BiografiaTrasferitosi con tutta la famiglia a Roma nel 1920,[1] si laureò in fisica nel 1931, presso l'Università di Roma "La Sapienza", con una tesi in cosmologia relativistica, sotto la guida di Giuseppe Armellini e Guido Castelnuovo, Dopo un periodo di studio e di ricerca all'estero, nel 1934 rientrò in Italia, dove fu libero docente in astronomia nel 1936, quindi astronomo e professore incaricato all'Osservatorio Astronomico di Milano fino al 1949, quando si trasferì in Argentina, dove divenne professore di astronomia ed astrofisica prima a La Plata, poi a Córdoba; qui per tre anni diresse pure l'Osservatorio Nazionale. Rientrato in Italia, fu professore di astrofisica all'Università di Bologna fino al 1961, quando passò a La Sapienza, dove, tra l'altro, fondò, internamente al CNR, l'Istituto di Astrofisica Spaziale di Frascati. A Roma, creò una delle migliori scuole di astrofisica. Fuori ruolo nel 1980, fu subito dopo nominato professore emerito. Vicepresidente dell'International Astronomical Union (IAU) negli anni 1967-73, presidente della Società Astronomica Italiana, nonché socio nazionale dell'Accademia Nazionale dei Lincei, nel 1956 gli venne assegnato il Premio Feltrinelli per l'astronomia,[2] mentre, nel 1983, ricevette la "Medaglia d'Oro ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte". Autore di più di 200 lavori scientifici, artefice della rinascita dell'astronomia italiana nel secondo dopoguerra, si interessò all'astrofisica stellare, con particolare attenzione alla spettroscopia stellare, come pure all'astrofisica teorica e spaziale. Gli è stato dedicato l'asteroide 5987 Liviogratton [3]. Alcuni saggi
Opere
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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