Era il figlio di Federico Guzzo, avvocato, allievo e assistente di Federico Persico, morto quando Augusto aveva cinque anni, e di Luisa Scognamiglio.[1].
Esponente dell'idealismo italiano, si avvicinò all'attualismo di Giovanni Gentile, interpretato però in chiave di conciliazione con il pensiero cattolico. È considerato quindi uno dei più grandi esponenti dello spiritualismo italiano.
Opere principali
Il pensiero di Spinoza, 1924
Kant precritico, 1924
Verità e realtà. Apologia dell'idealismo, 1925
Idealisti ed empiristi, 1935
Agostino e Tommaso, 1958
Giordano Bruno, 1960
Vita di Cordelia Guzzo, 1974
Storia della filosofia e della civiltà per saggi, 1975
L'uomo, Brescia, Morcelliana; poi Torino, Edizioni di filosofia, 1947-1964. Comprende:
1. L'io e la ragione, 1947
2. La moralità, 1950
3. La scienza, 1955
4. L'arte, 1962
5. La religione, 1964
6. La filosofia, 1964
Con la collaborazione di sua moglie Cordelia Capone, anche lei filosofa, tradusse in italiano The Idea of Christ in the Gospels or God in Man di George Santayana, opera di cui pubblicò una recensione nel Giornale di metafisica, IV, 4 (15 luglio 1949). Pubblicò nel 1963 anche un Alcifrone di George Berkeley a cura sua e della moglie Cordelia.
Pubblicò a partire dal 1950 la rivista "Filosofia", alla quale aggiunse nel 1959 un fascicolo internazionale, che nel 1969 divenne "Studi internazionali di filosofia". Nella stessa rivista, in un fascicolo speciale del 1974, pubblicò una "Vita di Cordelia Guzzo", biografia della moglie, ricca di aneddoti sulla vita privata e l'attività scientifica dell'autore.