Bassani nacque a Bologna il 4 marzo 1916 da una benestante famiglia ebraica originaria di Ferrara, figlio di Angelo Enrico Bassani (1885-1948), medico ginecologo e presidente della S.P.A.L. tra il 1921 e il 1924, e di Dora Minerbi (1893-1987). Fratello di Paolo e Jenny (Eugenia), trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Ferrara; alle scuole elementari per tre anni condivise il banco con Lanfranco Caretti.[1] Nel 1926 venne ammesso al Regio Liceo Ginnasio "L. Ariosto" dove frequentò i cinque anni del ginnasio e i tre del liceo e dove, nel 1934, conseguì la maturità. Nell'archivio storico del liceo sono conservati numerosi documenti che riguardano il giovane Bassani negli anni della sua formazione e alcuni, in fotocopia, accompagnati da fotografie dell'epoca, sono esposti nell'atrio a lui dedicato presso la sede dello stesso liceo.
In anni giovanili mostrò un vivo interesse per la musica, ma presto rinunciò a questa passione per dedicarsi alla letteratura[2]. Un'altra passione che l'accompagnò tutta la vita fu il tennis. Nel 1935 si iscrisse alla Facoltà di Lettere dell'Università di Bologna, che frequentò da pendolare e dove si laureò nel 1939 con una tesi su Niccolò Tommaseo, discussa con Carlo Calcaterra: occorre a tal proposito notare che le leggi razziali emanate nel 1938, nel vietare ai cosiddetti "appartenenti alla razza ebraica" di iscriversi per la prima volta all'università, prevedevano che gli studenti già iscritti all'università, "appartenenti alla razza ebraica", potessero essere autorizzati a continuare gli studi fino al conseguimento della laurea. Nel 1937 aveva preso parte ai Littoriali della cultura a Napoli.[3] Negli anni di studio fu amico di Attilio Bertolucci, cominciò ad ammirare la pittura di Giorgio Morandi e iniziò ad amare i saggi sull'arte di Roberto Longhi. In quegli anni conobbe pure, tra gli altri, Giuseppe Dessì, Claudio Varese, Carlo Ludovico Ragghianti e Augusto Frassineti.
Nel 1940 uscì la sua prima opera Una città di pianura, che pubblicò sotto lo pseudonimo di Giacomo Marchi (il nome è quello dello zio Giacomo Minerbi, fratello di Dora, mentre il cognome è della nonna materna Emma Marchi). Insegnò Italiano e Storia agli studenti ebrei espulsi dalle scuole pubbliche nella scuola ebraica di via Vignatagliata, e divenne attivista politico clandestino. Come antifascista venne rinchiuso, nel 1943, per alcuni mesi, nella prigione cittadina di via Piangipane. Liberato, sposò Valeria Sinigallia, entrò in clandestinità e lasciò Ferrara, prima per Firenze e, subito dopo, per Roma, dove trascorse il resto della vita come scrittore e uomo pubblico.
Continuò inoltre come sceneggiatore con Luchino Visconti e Luis Trenker, mentre Florestano Vancini decise di portare sullo schermo La lunga notte del '43.
Nel 1962 egli ottenne il suo massimo successo editoriale, con la pubblicazione del romanzo di formazioneIl giardino dei Finzi-Contini, scritto in parte all'Hotel Le Najadi di Santa Marinella, nel giardino di Ninfa e a Roma, lontano cioè dalla sua Ferrara. L'opera rappresenta la più completa espressione del suo mondo, dal piano formale e stilistico all'esperienza morale, intellettuale e politica.
Bassani racconta sul filo della memoria la realtà della ricca borghesia ebraica a Ferrara durante il fascismo, partendo dalla sua esperienza personale e mediata dalla sua visione poetica, modificando nomi e luoghi ma mantenendo inalterato il clima che si viveva nella città estense in quel periodo, culminato con le leggi razziali.
Vittorio De Sica ne farà un film dal quale però Bassani terrà sempre le distanze (chiese e ottenne infatti che venisse tolto il suo nome dai titoli di coda del film)[7].
La maturità
Nel 1963 fu amareggiato dagli attacchi del Gruppo 63 e, a seguito della pubblicazione di Fratelli d'Italia di Alberto Arbasino, al quale aveva consigliato una revisione, ma che Giangiacomo Feltrinelli fece uscire presso un'altra collana, lasciò la casa editrice. Nel 1964 uscì Dietro la porta (e in francese, presso Gallimard, Les lunettes d'or et autres histoires de Ferrare che aprì la lunga serie di traduzioni all'estero delle sue opere). Fu vicepresidente della RAI (incarico che lasciò dopo un solo anno) e dal 1965 presidente di Italia Nostra. Intanto si allontanò dal PSI per avvicinarsi ai repubblicani di Ugo La Malfa, amico di vecchia data.
Nel 1966 venne scelto come presidente della giuria della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. L'anno dopo acquistò una casa al mare a Maratea e dal 1968, per una quindicina di anni, vi trascorse le estati. Molte delle sue poesie raccolte in Epitaffio (1974) e In gran segreto (1978) prendono spunto da Maratea e dal retroterra lucano e sono ispirate da Anne-Marie Stehlein, americana d'origine che viveva a Parigi, con cui Bassani aveva avuto un'intensa relazione amorosa[8]. Pubblicò L'airone (1968), L'odore del fieno (1972), Dentro le mura (1973, riscrittura delle storie ferraresi), fino a Il romanzo di Ferrara (1974, nel 1980 nella sua versione definitiva).
Intanto nel 1971 venne nominato dalla Repubblica Francese cavaliere dell'ordine della Legion d'onore e tenne lezioni in qualche università statunitense e canadese. Nel 1978 conobbe l'americana Portia Prebys, con la quale convisse dal 1991 al 2000, anno della sua morte. Nel 1982 pubblicò la raccolta di tutte le sue poesie in In rima e senza e nel 1984 la raccolta di tutti i suoi saggi e le sue riflessioni critiche in Di là dal cuore. Altre pubblicazioni sono Storie dei poveri amanti e altri versi (1945), Un'altra libertà (1951), Le parole preparate (1967), In gran segreto (1978).
Nel 1987 uscì Gli occhiali d'oro, film diretto da Giuliano Montaldo. Nel 1998 le sue opere vennero raccolte in un volume della collana I Meridiani di Mondadori. Morì a Roma il 13 aprile 2000 dopo un lungo periodo di malattia. È sepolto, per sua esplicita volontà testamentaria, a Ferrara, nel cimitero ebraico di via delle Vigne, a ridosso di quelle mura di cui egli stesso, come presidente di Italia Nostra, promosse il restauro.
La memoria
Nel cimitero ebraico, nel quale riposano le sue spoglie e dove lo scrittore ha immaginato la tomba dei Finzi-Contini, il comune di Ferrara ha voluto ricordarlo con un monumento, frutto della collaborazione fra l'architetto Piero Sartogo e lo scultore Arnaldo Pomodoro. Nella stessa città gli sono stati intitolati la biblioteca comunale del Barco e il parco urbano.
Ancora a Ferrara nel 2014 in alcuni ambienti di casa Minerbi-Del Sale è stato istituito il Centro di Studi Bassaniani. Al suo interno sono conservati arredi, oggetti personali, dipinti, documenti e libri appartenuti allo scrittore e donati al comune di Ferrara da Portia Prebys, ultima compagna di Bassani.[9]
Nel 2012 a Bassani è stata dedicata una via a Bologna, nel quartiere Bolognina.
Fondazione Giorgio Bassani
La Fondazione Giorgio Bassani, costituita con decreto prefettizio nel 2002, intende promuovere, nel rispetto delle volontà testamentarie dello scrittore, la conoscenza e l'attività di ricerca sulle sue opere, con il proposito di rappresentarne un significativo punto di raccolta, di tutelarne la conservazione ma vieppiù valorizzandola mediante un'attiva interlocuzione col territorio con varie iniziative culturali che riflettano i diversi interessi di Bassani.[10]
La Fondazione ha una sua sede nella Biblioteca comunale dedicata a Bassani a Codigoro, la cittadina in cui è ambientato il romanzo “L’airone”.[10]
Dal 2009 al 2016, la Fondazione aveva stipulato una convenzione con l’Università di Ferrara allo scopo di disporre di una sede operativa presso l’Istituto Universitario Studi Superiori, Ferrara 1391 (IUSS), in cui organizzare conferenze e incontri.[10]
Particolarmente dopo la morte della vedova, Valeria Sinigallia Bassani, la convenzione del 28 ottobre 2016 stretta fra la Fondazione e il Comune di Ferrara ha assicurato ad essa spazi più ampi nelle tre sale al piano terra nell'edificio della casa di Ludovico Ariosto di Ferrara. Ivi sono presenti[10] le edizioni italiane e straniere delle opere, l'intera biblioteca dello scrittore,[11] l'Archivio eredi Paola ed Enrico Bassani, in gran parte digitalizzato, oltre a manoscritti, dattiloscritti con correzioni autografe e diversi oggetti appartenuti a Giorgio Bassani, come la sua scrivania, la sua macchina da scrivere "Olivetti Lettera 32", ritratti, foto di famiglia e altro. Presso la Fondazione è inoltre esposta una copia anastatica dei quaderni manoscritti de Il giardino dei Finzi-Contini, il cui originale è conservato nella Biblioteca comunale Ariostea di Ferrara.
Cinque storie ferraresi, Torino, Einaudi, 1956. (Contiene: Lida Mantovani; La passeggiata prima di cena; Una lapide in via Mazzini; Gli ultimi anni di Clelia Trotti; Una notte del '43). Riedito come Dentro le mura, Milano, Mondadori, 1973. premio Strega
Le storie ferraresi, Torino, Einaudi, 1960. (Contiene: Il muro di cinta; Lida Mantovani; La passeggiata prima di cena; Una lapide in via Mazzini; Gli ultimi anni di Clelia Trotti; Una notte del '43; Gli occhiali d'oro; In esilio)
Il romanzo di Ferrara, collana Scrittori Italiani e Stranieri, Milano, Mondadori, 1974. Ed. riveduta, Mondadori, 1980; postfazione di Cristiano Spila, Collezione Le Comete, Milano, Feltrinelli, 2012, ISBN 978-88-075-3023-4.
Il tempo della guerra. Quaderni inediti 1941-1944, Milano, Telecom Italia, 2006.
Saggistica
Le parole preparate. Considerazioni sul tema di Venezia nella letteratura, Verona, La consulta di Verona, 1965.
Le parole preparate e altri scritti di letteratura, Torino, Einaudi, 1966.
Dentro il romanzo, Bruxelles, Istituto Italiano di Cultura, 1984.
Italia da salvare. Scritti civili e battaglie ambientali, Prefazione di Giorgio Ruffolo. A cura di Cristiano Spila. Con una nota di Paola Bassani, Torino, Einaudi, 2005, ISBN978-88-061-7245-9.
Italia da salvare. Gli anni della Presidenza di Italia Nostra (1965-1980), presentazione di Oreste Rutigliano, premessa di Paola Bassani, a cura di Dafne Cola e Cristiano Spila, Collana Varia, Milano, Feltrinelli, 2018, ISBN978-88-0749-238-9.
Poesia
Storia dei poveri amanti (e altri versi), Roma, Astrolabio, 1945. - II ed. 1946
Te lucis ante. 1946-47, Roma, Ubaldini, 1947.
Un'altra libertà, Milano, Mondadori, 1951.
L'alba ai vetri. Poesie 1942-'50, Torino, Einaudi, 1963. [raccolta modificata dei volumi Storie dei poveri amanti, Te lucis ante, Un'altra libertà]
Epitaffio, Milano, Mondadori, 1974.
In gran segreto, Milano, Mondadori, 1978.
In rima e senza, Milano, Mondadori, 1982. [raccolta riveduta di precedenti volumi, e alcune traduzioni]
Pavana, a cura di Angela Siciliano, Collana Officina d'autore, Officina Libraria, 2024, ISBN978-88-336-7274-8.
Antoine Furetière, Il romanzo borghese, in Michele Rago (a cura di), Romanzi francesi dei secoli XVII e XVIII, I, Milano, Bompiani, 1951.
Jacques-Henri Bernardin de Saint-Pierre, La capanna indiana, in Michele Rago (a cura di), Romanzi francesi dei secoli XVII e XVIII, I, Milano, Bompiani, 1951.
Corrado Sevardi, Intranima lieder - Ciclo rappresentativo per voce recitante, mezzosoprano, violino e pianoforte su ventidue poesie di Giorgio Bassani, prima esecuz. assoluta: Reggio Emilia, 2018[23]
^abcdLa fondazione, su fondazionegiorgiobassani.it. URL consultato il 17 dicembre 2023.
^Schedata nel catalogo realizzato dopo l'ingente donazione di Paola Bassani: Angela Siciliano, Catalogo della biblioteca di Giorgio Bassani, Ravenna, Giorgio Pozzi editore, 2023. URL consultato il 14 dicembre 2023.
^1956, Giorgio Bassani, su premiostrega.it. URL consultato il 14 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2019).
^Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2015).
^raccolta di 5 racconti, scritti tra il 1936 e il 1939
^ Annamaria Andreoli, Franca De Leo et al, Giorgio Bassani: il giardino dei libri, catalogo della mostra, Biblioteca Nazionale Centrale, Roma, 2/12/2004 - 27/1/2005, Roma, De Luca, 2004, p. 156.
^ Annamaria Andreoli, Franca De Leo et al, Giorgio Bassani: il giardino dei libri, catalogo della mostra, Biblioteca Nazionale Centrale, Roma, 2/12/2004-27/1/2005, Roma, De Luca, 2004, p. 122.
^ Laura Gavioli e Elisa Rebecchi (a cura di), Roberto Rebecchi - sculture dipinti incisioni, Urbana (PD), Collana La Boa, 2007, pp. 11 e 19.
^ Annamaria Andreoli, Franca De Leo et al, Giorgio Bassani: il giardino dei libri, catalogo della mostra, Biblioteca Nazionale Centrale, Roma, 2/12/2004-27/1/2005, Roma, De Luca, 2004, p. 122.
^ Annamaria Andreoli, Franca De Leo et al, Giorgio Bassani: il giardino dei libri, catalogo della mostra, Biblioteca Nazionale Centrale, Roma, 2/12/2004 - 27/1/2005, Roma, De Luca, 2004, p. 127.
Silvana Onofri, Il filo della memoria, Giorgio Bassani studente dell'Ariosto: laboratorio di ricerca didattica e culturale, in Quaderni del Liceo Classico L. Ariosto Ferrara, Ferrara, Liceo Ariosto, 2004, OCLC849113031.
Storie dei poveri amanti e altri versi, Roma, Astrolabio (Tip. A. Staderini), 1946, SBNCUB0076016.
Giorgio Bassani; Cristiano Spila, Italia da salvare: scritti civili e battaglie ambientali, Milano, Einaudi, 2006, OCLC551221887.
Paola Bassani, Se avessi una piccola casa mia: Giorgio Bassani, il racconto di una figlia, a cura di Massimo Raffaeli, Milano, La nave di Teseo, 2016, ISBN978-88-93440-83-7, SBNRAV2050247.
Annamaria Andreoli; Franca De Leo; et al, Giorgio Bassani: il giardino dei libri: mostra, Roma, Biblioteca Nazionale Centrale, 2 dicembre 2004-27 gennaio 2005, Roma, De Luca, 2004, OCLC496736569.
Enrico Scavo, Giorgio Bassani e la musica, in La carta e la tela. Arti e commento in Giorgio Bassani, a cura di Flavia Erbosi e Gaia Litrico, Ravenna, Giorgio Pozzi Editore, 2020, pp. 47–64.
Approfondimenti
Walter Moretti, Da Dante a Bassani. Studi sulla tradizione letteraria ferrarese e altro, Firenze, Le Lettere, 2002.
Antonietta Molinari, Silvana Onofri (a cura di), fotografie di Paolo Zappaterra,
Paola Frandini, Giorgio Bassani e il fantasma di Ferrara, Manni, 2004
Micaela Rinaldi, Le biblioteche di Giorgio Bassani, Guerini e Associati, 2004
Simonetta Savino e Alda Lucci(a cura di), Bassani, Pasolini, Trenker – Una singolare collaborazione, Collana Quaderni dell'Ariosto, Ferrara, 2010
Sophie Nezri-Dufour, Il giardino dei Finzi-Contini: una fiaba nascosta, Fernandel, 2011, ISBN 978-88-95865-36-2
Giorgio Bassani, Lezioni americane di Giorgio Bassani, a cura di Valerio Cappozzo, Ravenna, Giorgio Pozzi Editore, 2016, ISBN978-88-96117-57-6.
R. Antognini e R. Diaconescu Blumenfeld (a cura di), Poscritto a Giorgio Bassani. Saggi in memoria del decimo anniversario della morte, LED Edizioni Universitarie, Milano 2012, ISBN 978-88-7916-510-5
Lorenzo Catania, L'Italia fragile raccontata da Bassani, Algra Editore, 2017
Rocco Della Corte, Giorgio Bassani professore fuori le mura, Roma, Aracne, 2017, ISBN 978-88-255-0327-2
Giorgio Bassani, Italia da salvare: gli anni della presidenza di Italia nostra (1965-1980), a cura di Dafne Cola, Cristiano Spila, presentazione di Oreste Rutigliano; premessa di Paola Bassani, Milano, Feltrinelli, 2018, ISBN9788807492389.
«(...) il Liceo Classico Statale L. Ariosto, dove il giovane Bassani ha trascorso anni fondamentali per la sua formazione, ospita la sezione della mostra Giorgio Bassani studente...»