Negli anni della seconda guerra mondiale, tra il 1942 e il 1943, furono internati a Fiorano 15 profughi ebrei, provenienti dall'Austria e dai Balcani, ridottisi quindi a 7 a causa del trasferimento di 8 di essi a Chiaverano all'inizio del 1943.[4] Dopo l'8 settembre 1943, con l'occupazione tedesca, il gruppo di quanti erano ancora a Fiorano si disperse. Alla fine quasi tutti riuscirono a salvarsi, con l'eccezione di due di loro che - arrestati alla frontiera italo-svizzera (Como) il 18 aprile 1944 - furono deportati e uccisi ad Auschwitz nel maggio dello stesso anno.[5]
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 24 aprile 2000.
«D'argento, al giglio di giardino, sradicato, di rosso, con quattro fiori sbocciati e tre in boccio, esso giglio accompagnato da quattro spighe di grano, d'oro, due a destra, due a sinistra , piegate a ventaglio, con gli steli uniti alla base e nodriti nel lembo inferiore dello scudo. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
Incisioni correlate a un insediamento dell'età del bronzo sul colle Cordola, a monte del capoluogo.
Fiorano Canavese ha avuto una squadra di calcio che ha militato nel campionato di Seconda Categoria - Girone Aosta, come massimo campionato, partendo dalla terza categoria, da metà anni 2000, fino alla sua scomparsa nel 2016.
^Lucia Rosenberg Plau e il figlio Erik Plau furono dapprima rinchiusi nel carcere di Como e quindi avviati al campo di transito di Fossoli per la deportazione, avvenuta il 16 maggio 1944. Il marito Alfredo Plau riuscì invece a riparare in Svizzera. CDEC Digital Library.