Piossasco
Piossasco (Piossasch in piemontese) è un comune italiano di 17 992 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte. Geografia fisicaAdagiato ai piedi del rilievo alpino, che s'incunea nella pianura torinese, a circa 18 chilometri ad ovest dal capoluogo, ha per confini i torrenti Chisola e Sangone. Oltre a questi due corsi d'acqua, nel comune scorre il Sangonetto, canale artificiale (da non confondere con il Torrente Sangonetto, affluente del Sangone) per il cui sfruttamento ci furono contrasti tra il comune di Piossasco e quello di Trana. Il monte sovrastante Piossasco è chiamato monte San Giorgio (837 metri s.l.m.), diventato parco provinciale l'8 novembre 2004, e sulla cui sommità si può raggiungere la chiesetta romanica dell'XI secolo. Il centro abitato è lambito a nord dal 45º Parallelo, la linea equidistante fra il Polo Nord e l'Equatore. StoriaNel territorio di Piossasco si può riscontrare un clima particolarmente favorevole, grazie al quale, sin dall'età del ferro, è stato possibile lo sviluppo di insediamenti umani. Nel complesso morfologico del monte San Giorgio, della Montagnassa e del monte della Croce sono state individuate fasi di cultura materiale risalenti all'età del ferro e delle incisioni rupestri collocabili tra l'età del ferro e del bronzo. Non sono molte invece, le informazioni sul periodo pre-romano e romano. Il toponimo deriverebbe dal prediale Platius, accostato al suffisso -ascus, che lo ricondurrebbe a una presenza di popoli celto-liguri [4]. Note sono anche le varianti Platuaschia, Plazasca, Plosz-ascum, Plosasco, intorno all'XI secolo. Non ci sono testimonianze di influenze celtiche, mentre sappiamo dei primi insediamenti romani nel I secolo da parte delle conquiste dell'imperatore Augusto in Piemonte, con villaggi agricoli popolati dai veterani, in modo tale da accrescerne l'affidabilità dal punto di vista militare e politico. Nonostante si riscontrino numerosi ritrovamenti dell'epoca, non è possibile collegarli a insediamenti ben precisi[5]. MedioevoPiù documentata risulta la storia medioevale, grazie ai resti del ricetto e il borgo di San Vito, con la chiesa omonima. Il più noto Castello dei Nove Merli invece, rimanda alla storia feudale del XII secolo-XIV secolo, quando la nobile e potente famiglia Merlo (già originata dai Signori di Moriana) si ramificò in quattro dinastie successive, successivamente in sei e, infine, in nove. Spiccano, in questo periodo, i rami più potenti come i Merlo-Folgore e Merlo-De Rossi ai quali si deve un'ala del castello, tuttavia mai terminata, mentre le restanti dinastie si allearono successivamente, a difesa dell'intero territorio; questo nome è tuttora presente nello stemma cittadino, che raffigura, appunto, sei merli (intesi come sagome degli uccelli), mentre, in altri simboli araldici, tutti e nove i merli al completo. La MarsagliaI Signori di Piossasco difesero per secoli il territorio, grazie anche all'appoggio di Casa Savoia, almeno fino al XVII secolo, quando, nonostante l'aiuto delle truppe di Vittorio Amedeo II, l'antica vedetta, detta il "Gran Merlone", a guardia del borgo, fu quasi interamente distrutta dall'avanzata francese, che culminò con la storica battaglia della Marsaglia del 1693. Tuttavia, il Castello dei Nove Merli fu difeso e risparmiato. Epoca recentePer molti decenni Piossasco rimase un centro prevalentemente agricolo, fino ad uno sviluppo esponenziale negli anni settanta del XX secolo, con un notevole incremento demografico, grazie all'apertura del vicino insediamento industriale della FIAT di Rivalta, abbandonato poi dall'industria automobilistica e ora sede di diverse aziende. SimboliLo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 12 agosto 1951.[6] «Interzato in fascia d'azzurro, d'argento e di verde, caricato di tre merli al naturale l'azzurro, di due l'argento e di uno il verde. Ornamenti esteriori da Comune.» Il gonfalone è un drappo di colore azzurro. Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
Altri edificiIl Castello dei Nove MerliOggi sede di lussuosi ricevimenti, in realtà esso nasce come edificio militare del X secolo, facente parte della Castellata, in funzione di vedetta all'inizio delle pendici del Monte San Giorgio. Del complesso militare faceva inizialmente parte anche il Castellaccio, avamposto posto ancor più in alto, detto anche il Gran Merlone a causa del fatto che fu proprietà della casata piossaschese del Merlo, ma andò quasi completamente distrutto dai francesi nel 1693 (battaglia della Marsaglia), e ne rimangono oggi dei ruderi. L'attuale castello invece, lo si deve all'epoca feudale (XIII secolo) e successivi rimaneggiamenti, dovuti al forte contributo dei vari rami dinastici successivi, nove, appunto, dei nobili signori Merlo: i Merlo-Rossi (o De Rossi) di Scalenghe, i Merlo-Feys e Merlo-Federici di None, i Merlo visconti di Avigliana, i Merlo-Folgore (o De Folgore o Folgori) e Merlo-Delfina di Piossasco, i Merlo-Seyssel visconti di Moriana e Pancalieri, i Merlo-Porporato signori di Pinerolo, i Merlo-Chialamberto signori di Villarbasse. Una parte indipendente del castello fu eretta dai nobili De Rossi, ma mai ultimata. Oltre ai già citati Signori di Piossasco, si citino anche le famiglie dei nobili Palma di Borgofranco, i Lajolo, i Piacenza, e i Filippi, di cui alcuni edifici sono ancora conservati nell'antico borgo di San Vito. I Palma di Borgofranco, ad esempio, già signori di Rivarossa, videro il loro massimo splendore nel XVII secolo, ereditando il paese di Piossasco nel XIX secolo. I Piacenza invece, costruirono una villa, poi ceduta ai salesiani nel XX secolo. Altri siti di interesse culturale e naturalistico rimangono:
Altri luoghi
SocietàEvoluzione demograficaNegli ultimi cinquant'anni, a partire dal 1961, la forte immigrazione ha portato a quadruplicare la popolazione residente. Abitanti censiti[10] CulturaBibliotecheA Piossasco è presente la biblioteca Nuto Revelli. Ha ricevuto diverse donazioni nel corso degli anni, di particolare interesse il fondo "Emma Marchetti" per argomenti riguardanti l'arte, la religione, la storia e l'archeologia, e il sostanzioso fondo Cruto sulla letteratura, donato da Miranda Cruto[11], storica locale[12] e discendente dell'inventore Alessandro Cruto. In questa biblioteca si svolgono molti eventi dedicati ai bambini come letture recitate, è inoltre utilizzata dagli studenti di ogni età come punto di ritrovo utilizzato per studiare anche grazie ai computer presenti. Eventi
Infrastrutture e trasportiDal 1881 al 1936 Piossasco fu servita da una tranvia a vapore per Torino, Cumiana e Pinerolo. Amministrazione
Gemellaggi
Note
Altri progetti
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