Banchette
Banchette (pronuncia Banchétte, [baŋ'kette][5]; Banchëtte in piemontese) è un comune italiano di 3 076 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte. Ex centro agricolo, gravita economicamente su Ivrea. Il nucleo originario è situato attorno al castello, costruito su uno sperone roccioso sovrastante il letto della Dora Baltea, mentre gli edifici moderni sono sorti più a sud in territorio pianeggiante, costituito da una pianura intervallata da colli e solcata dal corso della Dora Baltea e dal suo affluente Roggia Rossa (nome originario Dora Rossa), nome derivato dal colore rossiccio dei suoi fondali. Geografia fisicaIl capoluogo sorge poco a Sud-Ovest di Ivrea, posto sulla riva destra della Dora Baltea, mentre poco più a sud di questo sorge il Borgo Nuovo nella piana antistante alle colline di Salerano, Samone e Pavone. Il resto del territorio comunale si estende verso nord seguendo la Dora ed è caratterizzato da campi e piccoli boschetti. Altezza sul livello del mare: 266 mt (municipio); 230 (minima 230); 280 (massima). StoriaIl toponimo Banchette (in antico Bancellæ, Castrum Banchettarum) deriva probabilmente dai banchi di sabbia, lasciati dalla Dora Baltea su cui è sorto il paese. La storia del paese è sempre stata strettamente connessa a quella di Ivrea, fin dal Medioevo, e con il tempo ne seguì le vicende storiche. Nel XII secolo un ramo dei De Civitate Ipporgioreale assunse la signoria di Banchette, che successivamente passò ai Dal Pozzo. Nel 1335 la parrocchia di Banchette venne incorporata nell'arcipretura del Capitolo di Ivrea, con Salerano e Samone. Nel 1349 tra i credenziari che giurarono fedeltà per la città di Ivrea ai Savoia, si annoverano alcuni banchettesi: Micha e Ardicio de Banchetis, Ottine de Bonasceto, Jacobo de Rodulfho de Banchetis. Estinti i De Banchetis ed i De Bosceto, Banchette fu infeudata il 2 giugno 1619, (altre fonti[6] parlano del 1621) con annessi Salerano e Samone, a favore di De Damas. In seguito subentrarono i Pinchia, famiglia originaria di Ribordone,[7], mentre secondo un'altra fonte[8] tale famiglia si trasferì ad Ivrea e nel 1722 Giuseppe Antonio Pinchia ereditò dal padre il titolo di conte di Banchette. Con il fratello Pietro Lorenzo, prevosto della cattedrale di Ivrea, fondò l'opera degli esercizi spirituali a Bollengo, nella Vignarossa di loro proprietà. Nel 1786, per convenzione con l'arciprete del Capitolo eporediese, Samone si staccò dalla parrocchia di Banchette. Stessa sorte ebbe, nel 1789, Salerano. SimboliLo stemma e il gonfalone del comune di Banchette sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 27 luglio 1987.[9] «D'oro, al castello di rosso, murato di nero, formato da due torri merlate di tre alla guelfa, riunite dalla cortina di muro, chiusa di nero e merlata di quattro alla guelfa, sostenuto dalla rupe trapezoidale, al naturale, fondata sulla campagna di verde, la campagna caricata dal fiume d'azzurro, defluente in fascia, e il castello accompagnato in capo da tre spighe di grano, impugnate, di azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.» Il gonfalone è un drappo troncato di rosso e di azzurro. Monumenti e luoghi d'interesseCastello di BanchetteIl castello esisteva già nel XIV secolo, come casaforte. Edificato dai Di Banchette, su vestigia romane. Infeudato il 2 giugno 1619, con annessi Salerano e Samone a favore di De Damas. Passa durante il regno dei Savoia ai Pinchia, poi ai Passerin d'Entrèves, ai Novarese ed ora alla Floramo Corporation s.r.l. della famiglia Quaglia. Parrocchiale di San CristoforoLa Parrocchiale di San Cristoforo è tra le più antiche della Diocesi (notizie dal 1210)[senza fonte], è sempre stata alle dirette dipendenze del vescovo di Ivrea (era unita alla dignità dell'arcipretura del Capitolo della Cattedrale ed il canonico arciprete vi nominava un proprio vicario), per cui non è compresa tra le Pievi elencate nel Liber Decimarum del 1368/70. La facciata, di forme neoclassiche, è oggi affiancata da due campanili. La chiesa è ora dedicata a San Cristoforo e a San Giacomo. La parrocchia di San Cristoforo comprendeva originariamente gli abitati di Banchette, di Samone e di Salerano ed era titolare della parrocchia il prevosto del capitolo della Cattedrale di Ivrea, che risiedeva ad Ivrea e che a sua volta incaricava un altro prete della cura della parrocchia. Il 2 marzo 1787 il Comune di Samone otteneva che si erigesse la nuova parrocchia in Samone, mentre il 5 aprile 1787 i sindaci di Banchette e Salerano ottenevano di staccare la loro parrocchia dall'Arcipretura della Cattedrale di Ivrea. Nel 1837 anche Salerano si distacca dalla parrocchia di Banchette e diventa parrocchia autonoma. SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[10] Etnie e minoranze straniereSecondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Banchette sono 436[11], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[12]: CulturaEventiIl CarnevaleÈ la manifestazione più amata dai cittadini di Banchette che partecipano a tutte le iniziative che la compongono. La manifestazione si svolge con il patrocinio ed il contributo del Comune di Banchette e della Regione Piemonte. Esso si sviluppa in varie fasi:
La Cossatera ed il Cossatè sono accompagnati durante tutte le apparizioni, dai componenti dell'Ordine del Fiore di Zucca. Da rilevare tra le altre iniziative, l'incontro dei giovani, rappresentati dai coscritti, che accompagnano i personaggi del carnevale in visita agli anziani portando loro i Fagioli Grassi ed accolti dagli stessi anziani con festeggiamenti, bevande e leccornie. Il Carnevale Banchettese si caratterizza, per il suo svolgimento in notturna e per la partecipazione dei cittadini che allestiscono lungo le vie tavoli imbanditi con pesciolini fritti ed altre leccornie. Le cerimonie principali si svolgono nel Castello di Banchette. Il giugno banchetteseSi tratta di una serie di iniziative: quali Spettacoli Teatrali, Concerti, tornei di Calcio Balilla, festa della Birra; esibizioni canore e spettacoli di Danza. Evento Tradizionale "Mais Rosso di Banchette" ex Pignoletto RossoIl Mais Rosso di Banchette è un'antica varietà di mais, recuperata grazie al prezioso lavoro di un gruppo di agricoltori appassionati, supportati dall'Amministrazione comunale di Banchette, Provincia di Torino, che ha fornito un determinante apporto, e dalla Confagricoltura di Torino. La Sagra è un importante appuntamento per far conoscere questo prodotto dalle caratteristiche uniche e far riscoprire i vecchi sapori. Durante la manifestazione, nelle "piole" allestite nei cortili del centro storico, è possibile degustare il pignoletto rosso sotto forma di polenta e cinghiale, polenta e merluzzo, polenta e spezzatino, polenta e moscardini, polenta e salsiccia, polenta concia, polenta e formaggio, polenta e suet, e altre specialità. La manifestazione, coinvolge altri produttori locali di specialità agroalimentari, gruppi folcloristici e di animazione, insieme alla valorizzazione delle tipicità del Canavese. Il Canavese offre un ampio ventaglio di produzioni enogastronomiche tipiche di alta qualità, in particolare nei comparti della cerealicoltura, dell'orticoltura, del vino e dei formaggi. Inoltre può contare sulla produzione di altre specialità quali salumi, miele, pasticceria tradizionale. Obiettivi della sagra sono la valorizzazione, la promozione e la diffusione commerciale di queste produzioni. Durante la sagra, oltre a convegni tecnico scientifici, si realizzano spazi di degustazione e vendita delle produzioni tipiche realizzate dalle cooperative e dalle aziende agricole associate alle cooperative, offrendo ai visitatori della Sagra la possibilità di acquistare un ampio paniere delle specialità prodotte sul territorio. AmministrazioneDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
GemellaggiSportCalcioLa principale squadra di calcio di Banchette è la A.S.D. Banchette Ivrea, che milita nel girone B piemontese e valdostano di Promozione e disputa le sue partite in un impianto con 800 posti. I colori sociali sono il blu ed il rosso. È nata nel 2015 dalla fusione della USD Banchette e dell'Ivrea Calcio. Note
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