Traversella
Traversella (Trausséla in piemontese) è un comune italiano di 306 abitanti situato in Valchiusella, della città metropolitana di Torino, in Piemonte. Gli edifici del borgo antico sono quasi interamente costruiti, come usuale in tutta la Valchiusella, in pietra. La loro architettura assai rustica si caratterizza per la presenza di lobbie (ballatoi in legno utilizzati per far seccare pannocchie di mais, castagne ed altri prodotti della valle), finestre ad archi e tetti coperti con le caratteristiche lose (lastre di pietra piatte e sottili). Proseguendo oltre l'abitato, lungo la strada che risale il corso del Chiusella o antiche mulattiere che da essa si dipartono, si incontrano le frazioni di Traversella: Chiara, Cappia, Succinto, Delpizzen, Cantoncello, Fondo e Tallorno. Si tratta di borghi dall'aspetto tipicamente alpestre, posti in un ambiente naturale assai ben conservato. StoriaSin dalla fine del XIV secolo i Savoia se ne assicurarono il dominio: nel 1387 i capifamiglia dovettero recarsi ad Ivrea e giurare la loro fedeltà ad Amedeo VII, detto il Conte Rosso.
L'economia del paese era in quel periodo legata fortemente allo sfruttamento dei giacimenti minerari da parte della popolazione locale. Tra i personaggi di rilievo nati a Traversella va menzionato almeno, per la sua vita avventurosa ed i suoi ideali di libertà, il notaio Abbondio Chialiva. Durante la seconda guerra mondiale, il 13 e 14 ottobre 1944 i Nazisti fucilarono per rappresaglia 13 Partigiani di varie parti d'Italia sulla piazza principale di Traversella: i loro nomi sono scolpiti su un lapide commemorativa sul luogo dell'eccidio, mentre la descrizione dell'evento è scritta in lingua piemontese su una targa a fianco. Monumenti e luoghi d'interesseAll'inizio del paese una scritta in tedesco ("Achtung bandengefahr!"), restaurata nel 2010, ricorda che in questo territorio operavano formazioni Partigiane. Nella frazione di Fondo si trova il Ponte di Fondo. Le miniereNel valloncello del Bersella si trovano giacimenti di minerali di ferro (magnetite, ma anche pirite), di tungsteno (scheelite) e, in misura minore, di rame. Gli avvenimenti geologici che hanno dato luogo a tali formazioni hanno prodotto anche silicati (granati, cloriti, epidoto, pirosseni, ecc.) che fanno di Traversella un sito ben noto agli appassionati di mineralogia.
I primi documenti risalgono all'XI secolo ma la leggenda fa risalire ai Galli l'origine di queste miniere e sullo sperone di Balma Bianca, a nord di Traversella, vi sono tracce di lavori minerari consistenti in cunicoli bassi e stretti, praticamente inaccessibili, che si fanno risalire ai Salassi. Lo sfruttamento delle miniere di ferro rappresentò sin dal medioevo una risorsa economica importante per la comunità locale, ed i diritti di estrazione furono per lungo tempo materia di contesa con i feudatari locali. «Un luogo sassoso e sterile ove non si raccoglie né grano né vino, salvo un poco di castagne che non bastano per la quarta parte dell'anno ... ed in cui gli abitanti non potrebbero né abitare né vivere senza i minerali di ferro...» Le gallerie che si addentrano nelle viscere della montagna furono scavate per lungo tempo senza ordine, seguendo i filoni minerari con la conseguenza di crolli e di perdite di vite umane. L'estrazione e gli impianti di separazione furono attivi negli ultimi due decenni del secolo, poi momentaneamente sospesi per effetto della concorrenza straniera. Dopo varie vicende, nel 1914 la concessione delle miniere passò alle Ferriere Piemontesi, di proprietà della FIAT e le attività estrattive ebbero una significativa ripresa nel 1936 nel periodo di autarchia nazionale. Negli anni '60 vi erano ancora 30-35 minatori in attività nei cantieri di Traversella ma nel 1971 fu definitivamente sospesa ogni attività. Sulla conservazione della memoria storica del lavoro in miniera si incentra un progetto ecomuseale della Regione Piemonte comprendente il "Centro Minerario di Traversella".
Presso il museo è conservata una ricca collezione di minerali e di attrezzi e macchine utilizzate per il lavoro in miniera. Sport alpinisticiIl territorio montuoso del Comune ha consentito lo sviluppo di alcuni impianti per gli sport invernali (impianti di discesa dei Palit, sopra Fondo; pista da sci di fondo a Cima Bossola, pista di sci nordico a Fondo), e, per l'arrampicata sportiva, la palestra di roccia di Traversella che, con le sue 500 vie, è uno dei siti di arrampicata più frequentati del nord ovest. Presso la palestra di roccia si trova il rifugio B. Piazza (1.050 m s.l.m.), punto di partenza per le scalate della zona, per alcuni interessanti sentieri e meta ideale per una tranquilla passeggiata. Interessante è anche la possibilità di pratiche escursionistiche.
Tra di esse va menzionato il "Percorso G.T.A." (Grande Traversata delle Alpi), il cui tratto valchiusellese prevede il seguente percorso.
SocietàEvoluzione demograficaLo spopolamento delle zone di montagna ha ridotto la popolazione di questo comune, in cento anni, a circa un quinto dei residenti rispetto al 1911. Abitanti censiti[4] AmministrazioneDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Note
Bibliografia
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