Champbons Inferiore, Champbons Superiore, Deveys, ai soli fini ISTAT Morliere (chiamata Cels e composta da tre borgate denominate Morliere, Rif e Ruinas), Plantà, San Colombano, Sapé di Exilles, Grange della Valle, Margheria inferiore e superiore
È l'antica gallo-romana Excingomagus[5] e si trova sul percorso storico della Via Francigena, nella variante proveniente dal Monginevro; è noto soprattutto perché vi sorge l'omonimo forte.
Geografia e topografia
Exilles sorge a 870 m s.l.m. in Alta Val di Susa, all'interno di una stretta gola della Dora Riparia, a circa 67 chilometri ad ovest da Torino. La valle ha qui un suo punto caratteristico, chiudendosi, prima del vasto pianoro di Oulx, nella "Comba di Exilles". La costiera sud (alla destra orografica) sale sino alla Testa dell'Assietta (2 566 m s.l.m.), quella nord fino al Monte Niblè (3 365 m s.l.m., massima altezza comunale), una delle vette del massiccio dell'Ambin.
L'abitato di Exilles ha origine antichissima. Grazie alla sua posizione strategica, il sito attualmente occupato dal forte era abitato già in epoca primitiva e poi in epoca celtica, ma solo dal 1155, sotto il dominio dei conti d'Albon, si può confermare l'esistenza di un vero e proprio complesso fortificato. Da quella data il forte di Exilles e il paese passarono di mano in mano, tra la dominazione piemontese e quella francese: una storia lunga, che vide contrapposte per lungo tempo le fazioni del Ducato di Savoia e quelle del Delfinato, e che diede anche origine alla famosa vicenda del miracolo eucaristico di Torino.
Nei primi giorni di giugno 1593 Exilles e dintorni passarono saldamente sotto il controllo di Carlo Emanuele I di Savoia, grazie anche all'operato che ebbe, nella spedizione militare, il suo alleato spagnolo don Rodrigo di Toledo, rimasto ucciso in un conflitto a fuoco nelle montagne e sepolto poi a Plan di Savoulx.
Passato alla Francia, la leggenda vuole che qui, tra il 1681 e il 1687, sia stato detenuto il celebre personaggio poi denominato la "Maschera di Ferro".
Dopo il trattato di Utrecht, Exilles venne fortificato nuovamente dai Savoia, che ne fecero una piazzaforte inespugnabile. Nel settembre del 1745, nel corso della guerra di successione austriaca, le truppe francesi tentarono di aprirsi la strada verso la bassa valle di Susa attaccando il forte di Exilles, ma vennero respinte dalle cannonate della guarnigione del forte al comando del capitano Papacino d'Antoni.[6]
Exilles tornò di vitale importanza nell'Ottocento, durante il periodo in cui l'Italia era membro della Triplice Alleanza: in questo periodo, dovendo difendere i confini con la Francia, il governo italiano stanziò fondi per la ristrutturazione del forte, facendo diventare Exilles uno dei comuni più popolati della Valle Susa; con la decadenza della fortezza, avvenuta in seguito al ritiro delle forze armate, l'importanza del comune venne sempre più a scemare a livello strategico.
Negli anni del fascismo la denominazione venne italianizzata in "Esille", ma la forma originale fu ripristinata nel 1953[7].
Società
Evoluzione demografica
Negli ultimi cento anni, a partire dal 1921, la popolazione residente è diminuita dell'80%.
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 11 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Il Forte, principale attrattiva artistica e storica di Exilles, che ha reso il paese punto di primaria importanza nella rete difensiva sabauda e francese, poiché i confini della zona portarono Exilles a passare dall'una all'altra potenza.
La parrocchiale di S. Pietro Apostolo, originaria dell'XI secolo a tre navate con pregevole portale gotico e un importante campanile tardoromanico.
La chiesa di San Colombano nella frazione di San Colombano[9]. L'attuale edificio fu edificato nel 1752 sul sito di una precedente cappella dedicata a Sant'Anna. La riedificazione fu decisa poiché l'antica chiesa di San Colombano venne distrutta durante gli eventi bellici del 1593.
La cappella di Morliere, dedicata ai Santi Giacomo e Filippo è localizzata nel nucleo storico della piccola frazione del Cels (borgata Morliere), nella quale è caratteristica la connotazione di architetture religiose e civili storicamente molto significative.
Economia
L'economia di Exilles si basa essenzialmente sul turismo, recentemente sviluppatosi attorno al Forte, e sull'agricoltura: grazie a particolari condizioni climatiche a monte del paese esistono dei rari vitigni di montagna (Avanà). Attualmente la C.M.A.V.S., con sede in Oulx, ha avviato il progetto "Mille viti a quota mille metri" collocato nella zona "Clote", sopra l'abitato della frazione Deveys.
La stazione di Exilles era situata sulla linea ferroviaria Torino-Modane, ma nessun treno vi effettua più la fermata (stazione disabilitata, dipendente da quella di Salbertrand); rimane solamente un autoservizio in direzione Bardonecchia e l'autolinea feriale festiva della Arriva nella tratta Torino-Susa-Oulx-Alta Valle Susa e Briançon.
Geografia antropica
Frazioni
Il comune di Exilles è composto dalle frazioni: Cels, Deveys, San Colombano, Champbons e Plantà. Esse hanno seguito la storia del paese perché dipendenti dall'economia scaturita dalla presenza del forte. Nello specifico si ricorda:
San Colombano: sito a 1 391 m, il paese era noto nel passato per la coltivazione delle patate; noto dai carteggi almeno dal Quattrocento, San Colombano venne completamente distrutto dalla battaglia che qui si svolse tra i francesi e i piemontesi il 5 maggio 1593: a suo tempo, esso sorgeva non nella sua ubicazione attuale, ma spostato verso il torrente Galambra. Resti del paese vecchio sono ancora visibili, semisepolti, ma testimone della distruzione operata dai francesi è la fontana, che riporta ancora la data "1582".
Deveys, frazione poco lontana dal centro di Exilles, è ricordata per la tremenda valanga che il 18 gennaio 1885 si staccò dal monte Charbiere (o di Papillon, o di Deveis) a quota 2 390 m, travolse la frazione seppellendovi 36 persone, inutilmente soccorse dagli Alpini del battaglione Val Dora di Susa: esse sono ricordate sulla lapide posta sulla parete della cappella.
Champbons, frazione sita nel fondovalle, a 913 m s.l.m., è articolata in due gruppi di case: Champbons superiore, in sponda destra, e Champbons inferiore, in sponda sinistra.
Plantà, sita prima del capoluogo, salendo da Chiomonte, adiacente alla S.S. 24 del Monginevro e prospiciente al Forte (zona casa cantoniera ANAS).
Morliere, chiamata Cels e composta da tre borgate denominate Morliere, Rif e Ruinas.
Stemma e gonfalone
Stemma: partito d'argento e di rosso, al castello merlato alla guelfa, turrito e finestrato, rosso nel campo d'argento e d'argento nel campo rosso.
Gonfalone: drappo partito di rosso e di verde e caricato dello stemma con l'iscrizione centrata in alto: "Comune di Exilles".
Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
^D. Sumien, 2021, “Eissilhas: un toponim plen d’istòria e de chambiaments lingüistics”, Jornalet 18.10.2021 [1]Archiviato il 25 giugno 2022 in Internet Archive.
^Gian Vittorio Avondo e Marco Comello, Frontiere contese tra Italia e Francia, Torino, Edizioni del Capricorno, 2012, ISBN 978-88-7707-160-6, p. 84
^Michele Ruggiero, Storia della valle di Susa, p. 312.
Francesco Barrera, I sette forti di Exilles, metamorfosi architettonica di un complesso fortificato, Museo Nazionale della Montagna Duca degli Abruzzi - Cai - Torino - Regione Piemonte
Riccardo Humbert, Exilles, giochi, favole, leggende e del paese altre faccende, Edizioni Il Bugigattolo, Exilles
Riccardo Humbert, Exilles, piccola guida per visitare il paese e uscirne praticamente incolumi, Edizioni Il Bugigattolo, Exilles
Fulvio Norse, La Via e lou Vio, la Val e la Varadde, Guida all'esplorazione del territorio exillese, Edizioni Il Bugigattolo, Exilles
Andrea Maria Ludovici, Deveys: la borgata e la sua cappella, Edizioni del Graffio
Massimo Centini, Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità dei castelli del Piemonte, Newton Compton Editori
Progetto Tesori d'Arte e Cultura alpina, Itinerari di arte religiosa alpina, Valle di Susa, Borgone Susa 2009
Progetto Tesori d'Arte e Cultura alpina, Itinerari di Cultura e Natura alpina, Valle di Susa, Borgone Susa 2010
Champbons Inferiore e Champbons Superiore ·Deveys ·Cels Rif ·Cels Morliere ·Cels Ruinas · Plantà · San Colombano · Sapé di Exilles · Grange della Valle · Margheria inferiore e superiore